cronaca

Per le forze dell'ordine è uno degli eventi più a rischio disordini: bidoni della spazzatura sigillati
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Sarà una domenica pomeriggio blindata quella di domani, 18 luglio, nelle vie del centro di Genova: l'attenzione delle forze dell'ordine è sulla manifestazione organizzata dai centri sociali a cui dovrebbero partecipare alcuni zapatisti in arrivo dal Messico (ieri sera però ancora bloccati nell'aeroporto di Parigi). Una marcia che partirà alle 18 da piazza Alimonda, luogo simbolo del G8 del 2001, e arriverà in piazza De Ferrari.


Anche se da fonti investigative non filtrano grosse preoccupazioni, polizia e carabinieri stanno preparando con molta attenzione il servizio di ordine pubblico, con tanto di sigillo dei bidoni della spazzatura, proprio come avvenne nel 2001.


Altra giornata importante sarà lunedì 19 luglio, quando si tornerà davanti alla caserma della polizia del reparto mobile di Bolzaneto, altro simbolo delle violenze nel 2001: fra le ore 20 e le 23 ci sarà una camminata ("Un altro mondo è possibile, diciamolo con i nostri passi") senza bloccare il traffico, che da lì arriverà nelle vie del centro cittadino.
 
Un altro appuntamento cruciale della ricorrenza sarà martedì 20 luglio, anniversario dell'omicidio di Carlo Giuliani con il tradizionale e commovente presidio, dalle 15 alle alle 20, in piazza Alimonda organizzato dai genitori del manifestante ucciso.

 Due giorni dopo, la sera di mercoledì 21 luglio, alle ore 21, uno degli eventi più attesi e commoventi, il presidio e ritorno nella scuola Diaz di Albaro dei giornalisti che lì furono massacrati dalla polizia, e dello stesso Enrico Zucca, il magistrato che ha condotto le indagini. Titolo dell'iniziativa di via Cesare Battisti: "La Diaz accoglie le vittime".
 
La serie di manifestazioni per ventennale del G8 è molto lunga: prenderà appunto il via domani, domenica 18 luglio, per concludersi giovedì 22 luglio.
 
 
Ad organizzarla La Rete Genova 2021 "Voi la malattia, noi la cura". Lo slogan sarà: "Genova 2001 vent'anni dopo, un altro mondo è necessario", con un fitto palinsesto di eventi, dibattiti e iniziative per discutere sui giorni del G8.

 
Più di trenta le associazioni e le organizzazioni della società civile presenti fra cui Antigone, Emergency, Fiom, Fridays for Future, Legambiente e Comunità di San Benedetto al Porto, con il coordinamento di Amnesty International.  Fra gli ospiti Vittorio Agnoletto, Ilaria Cucchi, Enrico Giovannini, Riccardo Noury, Mauro Palma, Francesca Re David, Padre Alex Zanotelli, Zerocalcare ed Enrico Zucca.
 
 
Le assemblee si terranno il 19 e il 20 luglio a Piazza Matteotti - la piazza dell'ingresso di Palazzo Ducale - attrezzata con una tensostruttura e un maxischermo. Non è necessaria nessuna prenotazione per partecipare.

L'assemblea nazionale comincerà alle 14.30 e finirà alle 21 del 19 luglio.  L'assemblea internazionale alle 9.30 e finirà alle 13.30 del 20 luglio. "Poi tutti in piazza Alimonda, dalle 15 del 20 luglio, per il presidio promosso dal Comitato Piazza Carlo Giuliani".
 
 
''L'obiettivo delle due assemblee è rafforzare la convergenza fra gli attori sociali antisistemici in un momento drammatico e importante" - rilevano i promotori delle iniziative -. "Le lezioni che la pandemia ha dato all'umanità rischiano di venire disperse, e rischiamo di tornare a una normalità peggiore di prima. Genova 2001 ci parla ancora della necessità della convergenza, della costruzione di un campo di forze per l'alternativa capace di contenere in modo non gerarchico tante e diverse identità, culture, provenienze, generi, generazioni, tematiche. A Genova 2021 vogliamo fare insieme un passo avanti in questa direzione".
 
 
Nell'assemblea nazionale del 19 luglio, dalle ore 14.30 alle 21, si terranno 60 interventi delle principali reti, movimenti sociali di vecchia e nuova generazione, associazioni, gruppi, campagne, organizzazioni sociali sindacali e politiche che si battono per una alternativa di sistema. L'obiettivo è avviare un processo convergente verso una grande mobilitazione nazionale in autunno.
 
 
Gli interventi all'assemblea internazionale mescolano attivismo di vecchia e nuova generazione. Eventi divisi in micro-sessioni,  a tutti sarà posta la stessa domanda: ''Come rafforzare la connessione fra movimenti e attori dell'alternativa a livello continentale e globale?'' 

Fra i partecipanti "figure chiave dell'altermondialismo" come Walden Bello (Filippine), Zé Correa (Brasile), Christophe Aguiton (Francia), Nandita Shah (India), Kamal Lahbib (Marocco), Phyllis Bennis (USA), Moussa Tchangari (Niger), Edgardo Lander (Venezuela) Edmilson Rodriguez (sindaco di Belem, Amazzonia), Ashish Khotari (India), Armando De Negri (Brasile, Forum Sociale Mondiale Salute). E anche personalità di spicco dell'attivismo di nuova generazione, fra le quali Marta Lempart (portavoce del movimento delle donne polacche), Carola Rackete (comandante della Sea- Watch), Thenjiwe McHarris (leader di Black Lives Matter USA), Asad Rehman (coordinatore mobilitazione internazionale per COP Glasglow 2021), Batool Karim Hamdi (Forum Sociale Iracheno, attore delle mobilitazioni popolari in Iraq).