cronaca

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Sono passati 18 anni dal 20 luglio 2001, ma il ricordo di quel giorno per i genovesi sembra non sbiadire mai. Le immagini del G8, gli scontri in piazza Alimonda e la morte di Carlo Giuliani fanno parte della memoria di chi quei giorni li ha passati in casa a seguire le ore di diretta tv su Primocanale per sapere cosa stesse accadendo a pochi metri.

Non sono mancate le polemiche nelle ultime ore: la consigliera comunale genovese Francesca Corso (Lega) ha chiesto sui social la rimozione del cippo in piazza Alimonda, dedicato a Giuliani, ma già in passato ci avevano provato anche i sindacati di polizia, Coisp e Fsp. Ma la replica del segretario di Rifondazione Comunista, Maurizio Natale, è stata questa: “il cippo è e resterà sempre lì".

Anche a Sanremo qualche giorno fa è comparsa una scritta in via San Bernardo: "20 luglio 2001, Carlo vive, i morti siete voi". Le forze dell'ordine stanno indagando per scoprire l'autore della scritta, cercando di risalire all’identità con l'aiuto dalle telecamere di sorveglianza presenti nella zona.

LA COMMEMORAZIONE ALLE 17.27 - Un lungo applauso ha ricordato alle 17.27 il momento in cui Carlo Giuliani è stato ucciso. In piazza Alimonda circa 200 persone hanno partecipato alla annuale ricorrenza tra musica e interventi dal palco. Fiori, striscioni e una scritta sull'asfalto con i gessetti colorati proprio nel punto in cui Carlo finì a terra, investito per due volte dalla camionetta dei carabinieri dopo che era crollato a terra.

"È importante non dimenticare - ha detto il padre di Carlo, Giuliano Giuliani - perché soltanto continuando a ricordare si può anche continuare a pretendere un po' di verità. Una verità hanno voluto calpestare con imbrogli, perizie incredibili e cose squallide. E allora la cosa importante è che la gente qui questa cosa la vuole continuare a fare". Per il padre di Carlo "bisogna insistere, continuare a pensare che sia possibile affermare la verità e pretendere che il paese cambi direzione politica e torni a essere un paese onesto e serio"