cronaca

Il 64% dei genovesi teme i rischi di un’eccessiva visibilità sui social network
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Le feste natalizie ormai alle porte si celebreranno anche online: a breve i profili social dei genovesi si coloreranno con foto della settimana bianca e dei regali scambiati e scartati davanti al panettone. Ma attenzione agli sguardi indiscreti. Come rivela infatti l’ultima ricerca dell’Osservatorio di una compagnia assicurativa, due genovesi su tre (64%) temono che un’eccessiva visibilità sui social network possa esporre la propria casa a un maggior rischio di furti e per questo ritengono che occorra fare un uso accorto e consapevole di queste piattaforme, evitando di condividere, specie pubblicamente, troppe informazioni su di sé.


Proprio le vacanze, tra l’altro, sono indicate dal 50% degli intervistati come uno dei momenti in cui si teme di più che i ladri possano introdursi in casa. Un ulteriore 38% dichiara di aver più paura di un’intrusione notturna, mentre si dorme; infine, il 12% teme che avvenga di giorno, indipendentemente dal fatto che ci sia qualcuno in casa o meno. Subire un furto o una rapina nella propria casa spaventa per diverse ragioni: per il rischio di subire un’aggressione (32%) e per il danno economico derivante da atti vandalici (30%) o dalla perdita di preziosi (4%). Ma a pesare, per un ulteriore 22%, sono anche le conseguenze emotive legate all’evento.

Come difendersi, allora, dalle intrusioni indesiderate? Tra le soluzioni migliori, per il 16% dei genovesi, c’è la stipula di una polizza contro i furti, che risarcisca dagli eventuali danni subiti. Altre soluzioni indicate dagli abitanti del capoluogo ligure, c’è quella di rafforzare i dispositivi di sicurezza di porte e finestre (12%) o installare un impianto di allarme (10%). Tuttavia, il 62% dei genovesi ha dichiarato di non aver adottato nessuna misura di protezione della propria casa nell’ultimo anno, a causa del costo eccessivo.

Talvolta ci si arrangia con deterrenti alternativi, come allarmi “artigianali” realizzati con oggetti messi davanti a porte e finestre che, se spostati, fanno rumore (24%) o lasciare la luce accesa anche di notte o quando si esce per fingere una presenza vigile nel domicilio (8%). E c’è chi, quando è fuori casa, si affida al vicino per controllare la propria abitazione (30%).