cronaca

Dello Strologo: "Intervenga Bucci". Traverso: "Nessun antisemitismo"
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 Il responsabile di Lealtà Azione Genova Giacomo Traverso è stato denunciato dalla Digos per diffamazione aggravata dall'odio razziale. Traverso il 15 maggio a proposito della strage di Gaza a opera dell'esercito israeliano aveva definito sulla sua pagina Facebook gli ebrei come "una lurida razza di mercanti dal naso adunco".

La diffamazione aggravata dall'odio razziale, prevista dalla legge Mancino, è procedibile d'ufficio ma questa mattina il presidente della comunità ebraica Ariel Dello Strologo ha annunciato che presenterà una querela sempre negli uffici della Digos. Il post è nel frattempo scomparso dalla pagina Facebook di Traverso ma la denuncia è stata fatta grazie agli screenshot salvati.

La comunità ebraica genovese chiede che "il sindaco dica qualcosa visto che l'equidistanza in questo caso non può essere una soluzione", afferma Dello Strologo ricordando che martedì a Tursi si terrà il conferimento dell'onorificenza di "Giusto fra le Nazioni" alla memoria del cardinale Pietro Boetto proprio da parte del sindaco di Genova Marco Bucci alla presenza di un rappresentante dello Stato di Israele e del rabbino capo di Genova.

Quello che si chiede la comunità ebraica genovese è "se possiamo stare tranquilli perché uno Stato c'è, visto che alle aggressioni verbali non vorremmo seguissero aggressioni di altro tipo. E lo Stato in questo caso oltre che dalle forze dell'ordine e dalla magistratura è rappresentato in primis dal Comune di Genova", ha detto Dello Strologo.

"Con riferimento alle polemiche che in queste ore stanno investendo un mio personale intervento su Facebook relativo ai sanguinosi fatti accaduti in Medio Oriente, sconfesso chiunque affibbi a tali mie dichiarazioni intenti antisemiti". E' quanto scrive Giacomo Traverso, responsabile di Lealtà Azione Genova in un comunicato dopo essere stato denunciato dalla Digos per diffamazione aggravata dall'odio razziale.

"Si tratta di un'interpretazione fuorviante, essendo evidente invece che si è trattato di una radicale presa di posizione contro la politica israeliana in Palestina. Le espressioni utilizzate, pur forti, non avevano certo intento di fondare un discorso sull'appartenenza razziale. Mi scuso con chiunque si sia sentito offeso da quanto da me scritto", afferma Traverso.