porti e logistica

L'appello del direttore generale del gruppo cantieristico
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"Lavoriamo come si sta facendo sul ponte: via la burocrazia, cerchiamo di concentrarci sull'obiettivo". E' l'appello sul cosiddetto 'ribaltamento a mare', l'ampliamento verso mare dello stabilimento Fincantieri a Sestri Ponente di Genova giunto dal direttore generale del gruppo della cantieristica Alberto Maestrini.

"So che il sindaco di Genova Marco Bucci si sta impegnando per poter utilizzare i detriti" della demolizione di ponte Morandi, ha spiegato Maestrini interpellato sullo stato dell'arte. "Ricordo che il ribaltamento è fondamentale anche per la messa in sicurezza del quartiere - ha sottolineato -. Non è solo una questione di variazione del 'waterfront' delle banchine delle aree del porto di lavorazione, ma è anche una questione di sicurezza". Quanto all'impatto atteso dal ribaltamento a mare, "la crescita dei posti di lavoro - ha spiegato Maestrini - è legata alla capacità di Fincantieri di fare e di portare nuove navi nel cantiere. Il mercato per fortuna oggi tira. Il problema è che quando queste navi saranno al di sopra, e oggi siamo già al limite, della dimensione massima possibile nel cantiere non sarà più possibile costruire a Sestri. Questo è il grande rischio ma anche la grande opportunità".

Il direttore generale di Fincantieri poi entra nel merito dei lavori di costruzione del ponte per Genova: "Siamo entrati adesso nella fase più critica della ricostruzione, adesso dobbiamo mostrare il rispetto dei tempi, non è più il tempo di parlare ma è il tempo di lavorare e basta. Potremo parlare quando avremo consegnato qualcosa, raggiunto un punto di sviluppo che ci consente di stare tranquilli - ha detto ancora Maestrini, interpellato in particolare sul rispetto della tempistica dei lavori -. Abbiamo varato il primo impalcato il primo di ottobre e questo ci ha dato la misura dei tempi e delle difficoltà. Adesso si tratta di lavorare per rispettare i tempi. Abbiamo un obiettivo e su quello continuiamo a lavorare".