cultura

Pallavicini: "La città ama il Festival. Il futuro? Scuole e legami con l'industria"
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Quasi il 14% in più di biglietti venduti e presenze che salgono da 180 mila a 200 mila. Sono i primi numeri - in realtà ancora stime - che tracciano il successo del Festival della Scienza 2016, che chiude dopo dieci giorni di conferenze, eventi e laboratori a Genova e non solo. Tema conduttore, quello dei 'Segni'. 

"È andata molto bene: un festival vivace e ricco di eventi, anche se la promozione è iniziata più tardi di quello che avremmo voluto", commenta Marco Pallavicini, presidente del Festival dallo scorso febbraio. Tante presenze, si diceva, e non solo per le attività più appariscenti, quelle legate alla scienza applicata.

"Ho visto una grande fame di scienza di base. Eventi in cui si parla di cose lontane dalla vita quotidiana, come la materia oscura e le onde gravitazionali hanno fatto il pienone. C'è sempre una grande curiosità". E a sorpresa trionfa anche la matematica. "Siamo rimasti stupiti. I relatori, come Silvio Micali, ne hanno parlato in modo chiaro e connesso ad altre materie. Pensiamo agli algoritmi, che sono in grado di risolvere molti problemi. Insomma, piace a grandi e piccini", racconta Pallavicini. 

Già, i bambini. Protagonisti delle tante attività a loro dedicate, segno che tra Festival e scuole può nascere una grande sinergia. "L'anno prossimo studieremo meglio il calendario per aumentare i giorni a loro disposizione - assicura Pallavicini - credo sia anche un modo per aiutare gli insegnanti. Negli ultimi anni i progressi sono stati enormi, non sempre è facile raccontare ciò che succede". E poi, scenari di collaborazione coi licei, grazie all'alternanza scuola-lavoro promossa dalla Regione. 

"Questa è una città che ama il Festival, ne ho sempre avuto l'impressione. A me hanno chiesto di occuparmene in un momento in cui non ne sapevo nulla - confessa Pallavicini - ma l'organizzazione ha ormai una sua struttura consolidata. Non saprei nemmeno immaginare come fare meglio". E per il futuro si ragiona su ulteriori risorse in arrivo: "Da statuto siamo obbligati a investire tutti i soldi che arrivano. Se aumenteranno le sponsorizzazioni private potremo migliorare la comunicazione ed espanderci fuori Genova".

Indicazioni per il 2017?
"Stiamo già selezionando candidature per la parola chiave. La call per le proposte la faremo partire un po' prima, forse a inizio dicembre. L'obiettivo è rinforzare il rapporto tra scienza di base, tecnologia, industria e lavoro. Ma si parte sempre dalla scienza di base: prima o poi tutte le scoperte avranno un'applicazione pratica".