cronaca

I parlamentari liguri in prima fila, Salvini: "Avanti a oltranza"
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Alla Camera e al Senato i parlamentari liguri della Lega proseguono l'occupazione delle aule in segno di protesta contro le decisioni del Governo Conte. Conclusi i lavori parlamentari infatti continua l'occupazione delle Aule realizzando il piano annunciato poche ore prima da Matteo Salvini. A Palazzo Madama si riuniscono i capigruppo per valutare la situazione. Al termine della riunione, la presidente del Senato Elisabetta Casellati dà mandato ai questori di sgombrare l'Aula ma i senatori della Lega rifiutano di uscire. E lì rimarranno ancora per tutta la notte, così come alla Camera.

I leghisti 'occupanti' sono in tutto una settantatina,
34 a Palazzo Madama, compreso Salvini, e una quarantina alla Camera. Il partito si è organizzato e diviso in squadre, organizzate in turni, per garantire un presidio h24. "Siamo qui a nome di milioni di italiani che aspettano dal governo risposte certe su come uscire finalmente in sicurezza, sulla cassa integrazione, sui soldi (veri) alle famiglie e alle imprese, sui troppi mafiosi usciti di galera", spiega Salvini. "Come si fa ad arrivare alla 'festa dei lavoratori' con milioni di italiani senza soldi né certezze?. Non disturbiamo nessuno e non interrompiamo il lavoro di nessuno, semplicemente portiamo nel palazzo la voce di tanti italiani abbandonati", aggiunge il segretario leghista. "Ci saremo il primo maggio, ci siamo sabato e domenica", assicura. "Non ci muoviamo dal nostro posto di lavoro fino a che gli italiani non sapranno come uscire da questo tunnel", conferma Salvini.

"Abbiamo chiesto risposte concrete a questo governo per famiglie e le imprese italiane e staremo in aula, giorno e notte, nel rispetto delle regole, fino a che queste risposte non arriveranno. Purtroppo anche oggi il premier Conte non ha dato risposte concrete, solo promesse, lezioni di filosofia, citando Platone", ha detto il deputato ligure Edoardo Rixi. Conte "ha rinviato, e non si capisce a quando, ogni decisione sulle riaperture. I presidenti di 13 Regioni, dalla Lombardia alla Liguria fino alla Sicilia, hanno scritto al premier Conte, appellandosi anche al presidente Mattarella, chiedendo di essere ascoltati come rappresentanti dei propri territori, cittadini e mondo produttivo per poter stabilire le riaperture di tutte le attività che rispettino le misure già previste dal Dpcm del 26 aprile e dai protocolli di sicurezza aziendale. Oggi in aula il premier Conte ha sbattuto la porta in faccia a queste richieste di buonsenso, minacciando di illegittimita' qualsiasi misura adottata dai governatori. La Lega ha dimostrato responsabilita' votando lo scostamento di bilancio e liberare 55 miliardi per gli italiani. Dimostri la stessa responsabilita' questo governo e ascolti i governatori che non parlano per partito preso ma per dare voce ai propri territori per evitare il collasso economico e sociale", ha concluso Rixi.

L'iniziativa leghista è fortemente criticata dai partiti di maggioranza.  "Durante il momento più drammatico per l'Italia questo e' il contributo della Lega di Salvini alla lotta contro il coronavirus: l'occupazione delle aule di Camera e Senato. Pagliacciate", scrive su Twitter Alessia Morani, sottosegretaria allo Sviluppo economico. "Il calo di consensi mette la Lega sull'orlo di una crisi di nervi", stigmatizza il capogruppo M5s al Senato, Gianluca Perilli. "Non si può utilizzare il Senato in maniera strumentale per pagliacciate mentre il Paese e i cittadini hanno bisogno di risposte e di persone che lavorano. L'assenteista cronico Salvini deve venire in Senato a lavorare, non a fare il gioco della propaganda e della disinformazione".