cronaca

La difficoltà maggiore è stata rilevata sugli assi collinari
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Nel primo giorno di 'Fase 2' a Genova il servizio di trasporto pubblico è incrementato dal 70% della fase 1 di emergenza coronavirus all'85%. La giornata, che ha visto un numero non eccessivo di persone in circolazione, non ha registrato particolari criticità e, sugli assi di forza individuati dall'azienda AMT, il servizio offerto si è dimostrato adeguato alla domanda.

La difficoltà maggiore è stata rilevata sugli assi collinari dove circolano mezzi piccoli - per via della conformazione della rete stradale che rende necessario l'impiego di quel tipo di mezzi - e quindi il rischio "assembramenti" è maggiore. Per questo l'azienda ha deciso di dare il via subito a un monitoraggio ad hoc. Se si confermeranno le criticità si studieranno gli adeguati correttivi, come per esempio l'impiego di linee sussidiarie o corse aggiuntive. L'indice di riempimento dei bus, in media sui mezzi in circolazione in tutta la città, è stato di circa il 30% (in fase 1 era stato sempre inferiore al 20%).

I passeggeri a bordo hanno rispettato l'uso della mascherina
, un numero molto esiguo ne era sprovvisto. Su 15 fermate tra centro e ponente, delle 35 individuate da AMT in tutta Genova, vi era una presenza di verificatori e ausiliari del traffico che, insieme a volontari di protezione civile, hanno fornito assistenza ai passeggeri, spiegando le modalità di viaggio, evitando così anche la formazione di assembramenti laddove necessario. Il personale ha operato nelle fasce di maggior flusso: tra le 7 e le 10 e tra le 16-19. Impiegate circa 30 persone, 20 per Amt e 10 volontari della protezione civile.

Questo monitoraggio prosegue per coprire tutta la città.
A bordo dei mezzi sono presenti dei "marker" per indicare il divieto di sedersi sui posti dove compariva il segnale. Sono già stati attrezzati tutti i bus da 18 metri, circa 120 mezzi ee entro il 6 maggio si provvederà a coprire tutti gli altri (complessivamente 9 mila adesivi che salgono a 10 mila con metro - 500 adesivi - e gli altri mezzi speciali come funicolari e ascensori). Altro capitolo, le sanificazioni che avvengono attraverso l'uso di prodotti igienizzanti a base alcolica durante giorno (concentrandosi su maniglie, pulsanti e sedute). Poi ci sono gli atomizzatori di perossido di idrogeno: nebulizzando la sostanza, si arriva in tutti i punti del bus. Questa sanificazione avviene nelle rimesse e in metro, ad opera di personale specializzato.

La realtà è che nessuno può sanzionare
chi non rispetta le norme di sicurezza imposte per il trasporto pubblico per l'avvio della fase 2. E' l'allarme lanciato via social dal presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti. "Il governo, su questo, ha emesso purtroppo solo delle linee guida, che non consentono né ai controllori né tanto meno agli autisti di verificare e sanzionare gli eventuali trasgressori. Paradossalmente, trattandosi di linee guida e non norme di legge, neppure gli ufficiali di polizia possono attuarle, verificarle e sanzionare i trasgressori. In pratica, si tratta di meri consigli che i cittadini dovrebbero attuare con senso civico".

Il governatore assicura che la situazione è sotto costante monitoraggio. "Nei giorni scorsi abbiamo già chiesto alle aziende che gestiscono le corse di adeguare i mezzi alle capienze massime previste. Le aziende liguri hanno intensificato le corse, sulla maggior parte dei mezzi sono già indicate le nuove distanze e i posti su cui è possibile sedersi. Le principali compagnie urbane hanno istituito un sistema attraverso cui l'autista può segnalare alla centrale eventuali problemi all'interno del mezzo per far intervenire la polizia locale. Al momento non sono state segnalate situazioni particolarmente critiche".

Inoltre, ricorda Toti, "nelle stazioni ferroviarie e nelle principali fermate, soprattutto negli orari di punta, i volontari della nostra Protezione civile stanno dando una mano a far rispettare le regole, anche se possono al massimo dare consigli e suggerimenti, non avendo alcun potere di interdizione. Resta, invece, un obbligo assoluto indossare la mascherina in ogni luogo chiuso, dunque anche su tutti i mezzi del trasporto pubblico".