cronaca

L'intervento del presidente dell'Ordine degli Avvocati di Genova
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Se nell'ambito del diritto amministrativo il processo telematico è procedura consolidata da tempo così non si può dire per il civile e per il penale per i quali servono cambiamenti sostanziali e quindi la tecnologia al momento l'unica soluzione.

E' la sintesi del pensiero degli avvocati genovesi in merito alla fase 2 del palazzo di Giustizia di Genova scattata oggi e valida fino al 31 luglio.

Come regole generali, da oggi si può entrare solo su appuntamento o per urgenze comprovate, attraverso percorsi differenziati con termoscanner. Tutti devono indossare le mascherine e ci saranno barriere in plexiglas agli sportelli aperti al pubblico e nelle aule di udienza disponibili.

Ruolo importante finora l'ha recitato la tecnologia, ma da solo non può bastare.

"La tecnologia è un mezzo servente rispetto all'attività giudiziaria - racconta a Primocanale l'avvocato Luigi Cocchi presidente dell'ordine degli avvocati di Genova - esistono però attività proprie della difesa che non possono essere sostituite dalla tecnologia. Fino al 31 luglio abbiamo accettato anche di provare determinati mezzi telematici per facilitare gli accessi, ma l'attività di difesa soprattutto per il penale non è sostituibile".

Gli avvocati lamentano che in questo periodo di lockdown è stato praticamente impossibile relazionarsi con le cancellerie che però da oggi tornano in servizio al 50%

"Il processo penale da remoto è dunque una cosa di difficile gestione. Ovviamente questi mezzi telematici ci possono aiutare per le attività strumentali legate agli atti" sottolinea ancora Cocchi.

L'atteggiamento dell'Ordine è ovviamente propositivo per evitare un congestionamento dell'attività giudiziaria dopo i necessari rinvii dovuti all'emergenza Covid-19.

"I contatti con i vertici del tribunale sono stati quotidiani - conferma l'avvocato Cocchi - tutti nella logica di raggiungere accordi migliori per consentire comunque la massimizzazione dell'attività per gli avvocati e le parti.
Quello che non è possibile però è prendere i processi è buttarli avanti per un tempo troppo lungo".

Da qui la proposta.

"Noi abbiamo dato la nostra disponibilità - conclude il presidente dell'Ordine degli avvocati di Genova - a fare udienze anche al pomeriggio e al sabato mattina proprio per consentire un maggiore smaltimento delle attività giudiziarie".