cronaca

E' quanto emerge dall'autopsia
1 minuto e 44 secondi di lettura
Una storia di disperazione e di follia quella che vede coinvolta Giulia Stanganini, la donna di 37 anni che è stata arrestata nella serata di venerdì per soppressione e distruzione di cadavere, il cadavere è quello della madre, Loredana Stupazzoni, 63 anni, bidella in pensione. “Mia madre si è impiccata alla finestra, era depressa, non sono stata io ad ucciderla”, ha raccontato la Stanganini. Ci sarebbero infatti i segni compatibili con una impiccagione sul collo di Loredana, questo è quanto emerso dall’autopsia eseguita dal medico legale Francesco Ventura, insieme al collega Marco Salvi, nominato come consulente della difesa della Stanganini. La donna è anche indagata dal pm Sabrina Monteverde per omicidio volontario. Al momento si tratta di un atto tecnico e dovuto che le ha permesso di nominare un avvocato e un consulente per l’autopsia e gli altri rilievi tecnici.


Lunedì 27 aprile è previsto l’interrogatorio di garanzia davanti al gip Riccardo Ghio, l’avvocato Chiara Mariani chiederà con ogni probabilità una perizia psichiatrica. Giulia ha raccontato di aver trovato la mamma impiccata in cucina, l’avrebbe messa sul letto e dopo un paio di giorni avrebbe iniziato a smembrarne il corpo. Una parte dei resti sarebbero stati buttati nella spazzatura in strada insieme al coltello, altre parti conservate in sacchi sigillati e nel freezer. “Mia madre era depressa e prendeva antidepressivi”, ha raccontato Giulia, che si era trasferita a casa della mamma a marzo, dopo il lockdown legato al Covid. Una convivenza però difficile quella delle due donne, litigavano spesso, hanno raccontato i vicini, le urla si sentivano dalle scale del condominio. L’equilibrio di Giulia si era spezzato quando, nel novembre scorso, il figlio di 3 anni e mezzo era deceduto per un arresto cardiocircolatorio e la procura aveva aperto un fascicolo per omicidio colposo, le indagini sono ancora in corso. Da quel momento la vita della 37enne era andata in frantumi e probabilmente anche il rapporto con la madre ne aveva risentito, come Giulia ha spiegato durante le due ore di interrogatorio.