cultura

Premio Nobel 1975 per la Letteratura, nacque in corso Dogali e in suo onore c'è un passo a ridosso del teatro
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 Il 12 settembre 1981 a Milano, dove si era trasferito da tempo, morìva Eugenio Montale. Il poeta e senatore a vita sei anni prima era stato il quinto italiano a vincere il Premio Nobel per la Letteratura, succedendo a Giosue Carducci, Grazia Deledda, Luigi Pirandello e Salvatore Quasimodo e precedendo Dario Fo.


Montale, mancato cantante lirico e diplomato in ragioneria, era nato in corso Dogali e aveva pubblicato la prima raccolta "Ossi di seppia" per intuizione di Piero Gobetti. Le sue prime opere poetiche sono in gran parte ambientate alle Cinque Terre, dove a Monterosso la sua famiglia aveva una villa. Era arrivato a dirigere il Gabinetto Vieusseux a Firenze, incarico che aveva dovuto lasciare per la mancata adesione al fascismo. Nel dopoguerra, già ultracinquantenne, era stato assunto al "Corriere della sera" come redattore ordinario.
La sua città gli ha dedicato una targa commemorativa sul muro della casa natale e un passo a ridosso del Teatro Carlo Felice.