cronaca

Una lunga diretta per raccontare tutta la giornata
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Da quel tragico 14 agosto Primocanale ha seguito in diretta tutto quelle che sono state le conseguente del crollo di ponte Morandi. Una tragedia costata la vita a 43 persone, ha creato centinaia di sfollati, licenziati e una viabilità cittadina stravolta a cui l'amministrazione ha cercato di trovare una soluzione.

In questi dieci mesi abbiamo dato voce  attraverso le nostre trasmissioni a tutti coloro che hanno avuto disagi legati al crollo del ponte. Abbiamo seguoto passo dopo passo l'avanzare dei lavori nel cantiere, prima la demolizione e poi la ricostruzione che si è affiancata. Venerdì 8 giugno la demolizione con l'esplosivo delle pile 10 e 11 nel lato Est del cantiere sarà un mometo simbolico, dal forte impatto emtivo per tutti i genovesi. La struttura commissariale ha messo a punto un piano di evacuazione che coinvolge oltre 3170 persone. 

Primocanale così come le altre volte ha deciso di seguire e testimoniare ancora una volta tutto con una lunga diretta. Le telecamere ripenderanno il momento dell'esplosione, ascolteremo la voce degli evacuati e di tutti i genovesi per raccogliere il loro sentimento. Non scardando mai le vittime e i loro parenti, gli unici veri e irrimediabilmente danneggiati da quanto accaduto lo scorso 14 agosto. La nostra diretta è iniziata a partire dalle 18 di oggi giovedì 27 giugno fino alla sera per poi riprendere dalle ore 5.30 del 28 giugno e per tutto il giorno. 


- IL PIANO PER LA GIORNATA:

In vista della demolizione la struttura commissariale con in testa il commissario Marco Bucci ha messo a punto un piano speciale per consentire la demolizione con l'esplosivo delle due pile. Un piano che prevede l'evacuazione temporanea di oltre 3170 persone nel raggio di 300 metri dalle pile stesse oltre alla chiusura delle strade e un sistema ad hoc di accoglienza. La protezione civile ha previsto otto punti di accoglienza per permettere agli evacuati temporanei di trascorrere le ore in attesa di poter poi fare rientro nelle proprie abitazioni:

 


- IL PIANO MOBILITA':

- dalle ore 7 alle 22, e comunque fino a cessate esigenze, è istituito il divieto di transito veicolare e pedonale nei seguenti segmenti stradali ricompresi o meno all’interno del perimetro della fascia di attenzione del raggio di 300 metri:

- via 30 Giugno 1960; via Nicola Lorenzi; via Greto di Cornigliano; via Giorgio Perlasca, tratto compreso tra ponte Romero e via Questa;   via Argine Polcevera, tratto compreso tra ponte Romero e via Questa; via Campi; passerella pedonale sul torrente Polcevera altezza via Campi (c.d. “ponte delle Ratelle”); via Walter Fillak, tratto compreso tra i civici 44 e 52 (esclusi) e via Canepari; via Vincenzo Capello; via Enrico Porro; via Giuseppe Frassinello; via Egisto Bezzi; via Sebastiano Biagini; via Pietro Borsieri, tratto compreso tra via Camozzi e via Campi; via Adamello, tratto compreso tra via Camozzi e via Frassinello; via Certosa, tratto compreso tra via Camozzi e via Fillak; via Garello, tratto compreso tra via Gaz e via Certosa; via del Campasso, tratto compreso tra via Pellegrini e via della Pietra; via Antonio Pellegrini; via Silvio Spaventa; salita Vittorio Bersezio; via della Pietra; via Adelaide Ristori; via Robert Baden Powell; salita al Forte della Crocetta.

Inoltre, nei sopraelencati segmenti stradali, dalle ore 7 alle 22, e comunque fino a cessate esigenze, è istituito il divieto di fermata veicolare con la sanzione accessoria della rimozione coatta del veicolo degli inadempienti:

- dalle ore 8 alle 15, e comunque fino a cessate esigenze, è istituito il divieto di transito veicolare e pedonale nell’area compresa tra il predetto perimetro ed i meglio sotto elencati segmenti stradali ricompresi o meno nella fascia di attenzione di raggio pari 400 metri:

via Renata Bianchi, tratto compreso tra via Luigi Perini e via 30 Giugno 1960; via Tea Benedetti, tratto compreso tra via Bagnasco e ponte Mons. Romero (fatta eccezione per i veicoli degli autorizzati); ponte Mons. Romero; via Giorgio Perlasca, con transito consentito esclusivamente nella direzione mare-monte nel tratto compreso tra via Questa e via Polonio; via Walter Fillak, tratto compreso tra i civici 42B e 42C (esclusi) e via Canepari; via Gaz; via Pietro Borsieri, tratto compreso tra via Gaz e via Campi; via Adamello; via Certosa, tratto compreso tra via Gaz e via Fillak; via Mario Bercilli; corso Luigi Andrea Martinetti, tratto che adduce ai civici dal 120 al 144.

- nel tratto di via Perlasca compreso tra via Pieragostini ed il ponte Mons. Romero, dove il transito è consentito soltanto agli autorizzati, è ripristinato il doppio senso di marcia con istituzione, per i veicoli diretti verso mare, dell’obbligo di arresto e dare precedenza e di svolta verso destra all’intersezione con via Pieragostini;

- dalle ore 7 alle 22, e comunque fino a cessate esigenze, nelle strade del territorio cittadino è istituito il divieto di circolazione ai veicoli aventi massa superiore a 7.5 tonnellate fatta eccezione per i mezzi di trasporto pubblico locale, i mezzi per la raccolta dei rifiuti urbani e i bus turistici. Sono escluse da questo divieto le seguenti strade:

Zona litoranea – portuale – aeroportuale: via Guido Rossa; via della Superba; lungomare Canepa; ponte Elicoidale; via Milano, tratto compreso tra lungomare Canepa e via Balleydier; via Balleydier.

Zona Alta Valpolcevera: via Ezio Faggioni; via Ferriere Bruzzo; via Sardorella; via Armando Maffei; rotonda Cornelio Bertelli; via Giacomo Bruzzo; via alle Antiche Bratte; ponte Omero Ciai; ponte Luigi Ratto; via al Santuario Nostra Signora della Guardia, tratto compreso tra ponte Divisione Alpina Cuneense e via degli Artigiani; ponte Divisione Alpina Cuneense; lungotorrente Secca; via Romairone; via Luigi Maria Levati; via Angelo Scala; tutta la viabilità a monte di lungotorrente Secca e via Angelo Scala.

Zona Bassa Valpolcevera – Medio Ponente (transito consentito dalle ore 7 alle 8 e dalle ore 17 alle 22): corso Ferdinando Maria Perrone, tratto compreso tra il civico 59 rosso e via Perini; via Luigi Perini; via Renata Bianchi, tratto compreso tra via Perini e via Bagnasco; via Pier Luigi Bagnasco; via Tea Benedetti, tratto compreso tra via Bagnasco e via della Superba.

- Per veicoli aventi massa superiore a 7,5 tonnellate è istituita un’area di sosta temporanea all’interno delle aree Ilva con accesso dalla rotatoria Castruccio; l’accesso alla suddetta area sarà gestita e regolamentata dalle forze Polizia Stradale in funzione delle esigenze;

- presso il mercato ortofrutticolo di Genova Bolzaneto è istituita un’area di smistamento dei veicoli aventi massa superiore a 7,5 tonnellate provenienti dalla A7 gestita e regolamentata dalle forze Polizia Stradale in funzione delle esigenze;

- sui percorsi alternativi di scavalco dell’area temporaneamente interdetta alla circolazione veicolare ovvero per il raggiungimento dei varchi autostradali, di quelli portuali ed aeroportuali, del centro cittadino e dei centri di primo soccorso per i quali si rappresentano le sotto elencate limitazioni di sagoma:

- Casello Ge-Nervi (A12) - Centro Città - Porto - Aeroporto - Casello Ge-Sestri P. (A10): percorso invariato. Limitazione in altezza m.4.00 (tratto sottostante via Carrara) e altezza m. 3.20 strada A. Moro, per la quale persiste anche il limite di massa di 2.5 t.

Casello Ge-Nervi (A12) – Centro Città - Porto - Aeroporto - Casello Ge-Bolzaneto (A7): percorso dirottato esclusivamente in sponda destra del torrente Polcevera con limitazione di sagoma in altezza a m. 4.50 in corso Perrone altezza (tratto a mare di via Perini) e altezza m. 3.20 strada A. Moro, per la quale persiste anche il limite di massa di 2.5 t.

Casello Ge-Est (A12) – Centro Città – Porto – Aeroporto – Casello Ge-Sestri (A10): percorso invariato. Limitazione in altezza m. 3.80 via Canevari (intersezione piazza Americhe), m. 4.10 corso Torino e via Archimede (intersezione via Tolemaide) e altezza m. 3.20 strada A. Moro, per la quale persiste anche il limite di massa di 2.5 t.,

Casello Ge-Est (A12) – Centro Città – Porto – Aeroporto – Casello Ge-Bolzaneto (A7): percorso dirottato esclusivamente in sponda destra del torrente Polcevera con limitazione di sagoma in altezza a m. 4.50 in corso Perrone altezza (tratto a mare di via Perini) e altezza m. 3.20 strada A. Moro, per la quale persiste anche il limite di massa di 2.5 t.


- AUTOSTRADE:

Chiuso il tratto tra il Bivio A7/A12 Genova-Livorno e il casello Genova Ovest a partire dalle ore 7. L'orario di riapertura indicativo è alle 22, ma dipenderà dall'andamento delle operazioni. L'orario di chiusura è stato stabilito, si apprende, in coordinamento con le istituzioni competenti che stanno gestendo le operazioni di demolizione.


Tutti i mezzi pesanti con massa superiore a 7,5 tonnellate non destinati a operazioni di carico o scarico nella Provincia di Genova non potranno circolare sulla rete stradale e autostradale dello stesso territorio, che comprende i seguenti tratti autostradali:

· A10: Arenzano - Ge Aeroporto

· A12: allacciamento A7 - Setri Levante

· A7: allacciamento A12 - Ronco Scrivia

· A26: allacciamento A10 - Masone

Ai fini del rispetto di tale divieto, la Polizia Stradale istituirà punti di filtraggio per l’indirizzamento verso gli itinerari alternativi.

Dalle 7:00 alle 22:00 del 28 giugno potranno pertanto circolare sulla rete stradale e autostradale della Provincia di Genova:

- i veicoli leggeri e pesanti con massa fino a 7,5 t.

- i soli mezzi pesanti con massa superiore a 7,5 t. destinati a operazioni di carico e scarico nella Provincia stessa, ferme restando le altre specifiche limitazioni e divieti locali, nel territorio del Comune di Genova, contenute nell'ordinanza del Sindaco di cui si invita a prendere visione.


- FERROVIA:

Per l’intera giornata di venerdì 28 giugno, a causa della demolizione del ponte Morandi, nessuna modifica è prevista per i treni Regionali e Lunga Percorrenza delle relazioni Genova-Milano/Torino/Emilia R. e La Spezia/Genova/Ventimiglia. Solo su alcune linee la circolazione dei treni subirà le seguenti variazioni, in particolare:

- Sulla linea Genova/Ovada/Acqui Terme:

Genova Borzoli, Genova Costa di Sestri Ponente, Genova Granara, Genova Acquasanta e Mele saranno raggiungibili solo con mezzi AMT o ATP; nelle restanti località il servizio viene garantito da trasporto integrato bus tra Genova Pra’ e Ovada, tra Ovada e Acqui Terme sarà attivo il servizio ferroviario (solo il treno Regionale 6051 sarà sostituito con bus tra Acqui e Genova Pra’ e bus circolante tra Ovada e Genova Brignole;

- Sulla linea Genova/Busalla/Arquata Scrivia/Novi Ligure:

i treni della relazione Genova – Busalla circoleranno tra le stazioni di Genova Rivarolo e Busalla; i treni della relazione Genova – Arquata/Novi Ligure non fermeranno a Genova Rivarolo e Genova Sampierdarena (raggiungibile con i treni della relazione Genova-Savona); a Genova Bolzaneto e Genova Principe i treni potranno subire lievi posticipi d’orario. Restano invariati gli orari nelle rimanenti fermate.


- MODIFICHE AI BUS:

- La linea 59, che collega via dei Landi con corso Belvedere, per l’intera giornata non transiterà in via Baden Powell.

- La linea FP (via Fanti D’Italia – via Porro) sarà limitata in piazza Montano per l’intera giornata.

- La linea integrativa I06 (piazza Masnata – via del Campasso) sarà sospesa per l’intera giornata.


- METROPOLITANA:

La metropolitana non effettuerà servizio nella tratta compresa tra Brin e Dinegro nei quindici minuti precedenti l’esplosione e nei quindici minuti immediatamente successivi. In quell’arco temporale la stazione di Brin resterà chiusa e interdetta all’accesso del pubblico. La chiusura della stazione sarà gestita in tempo reale dal personale della metropolitana presente sul posto che provvederà ad informare la clientela del fermo temporaneo. Trascorsi 15 minuti dall’esplosione, la stazione di Brin e la tratta Brin - Dinegro verranno riaperte. La tratta compresa tra Dinegro e Brignole non subirà interruzioni.


- CORRIERE:

La linea autostrdale Bromio-Casella-Busalla-A7-Genova Ovest utilizzerà l'uscita di Genova Est per raggiungere il capolinea di genova Brignole (stesso percorso inverso). Esclusivamente per il giorno di venerdì 28 giugno gli utenti interessati a proseguire verso il Ponente potranno usufruire del servizio urbano Amt con il biglietto Atp già in possesso.


- PORTO E AEROPORTO:

Appello di Enac e compagnie di navigazione ai viaggiatori a muoversi per tempo venerdì 28 giugno per raggiungere l'aeroporto e il porto di Genova a causa dei possibili disagi che subirà la viabilità a causa della demolizione delle pile del ponte Morandi.

Per l'esplosione dei manufatti sarà chiuso il casello di Genova Ovest, via di accesso al porto passeggeri e merci, e possibili incolonnamenti si registreranno al casello di Genova aeroporto. Per questo motivo Enac invita i passeggeri a programmare in anticipo i trasferimenti perché anche la viabilità cittadina sarà modificata e potrebbe causare intasamenti anche in prossimità dell'aeroporto. L'invito è anche a usare i mezzi pubblici. I collegamenti previsti da e per Genova però non subiranno variazioni.

Stessa appello, per identica situazione è stato fatto da giorni dalle compagnie di traghetti. Tutte hanno informato i passeggeri dei possibili disagi per raggiungere lo scalo. Quel giorno sono previsti 9 traghetti in partenza e 7000 viaggiatori


- PIANO EVACUAZIONE:

Sono 3176 le persone che abitano nel raggio di 300 metri (QUI LA MAPPA) dalle pile 10 e 11 e che dalle 7 alle 22 o comunque fino a cessata esigenza dovranno abbandonare le proprie abitazioni (QUI LA LISTA DEI CIVICI INTERESSATI).

Per chi invece abita in un raggio compreso tra i 300 e 400 metri dalle pile è previsto un divieto temporaneo di stazionamento e soggiorno all'aperto dalle 8 alle 15. (QUI LA LISTA DEI CIVICI INTERESSATI).


- I CONSIGLI DA SEGUIRE:

La struttura commissariale ha indicato anche quale comportamenti gli evacuati dovranno seguire prima e durante l'intera operazione di demolizione (LEGGI QUI).


- IL PIANO SANITARIO:

Un numero dedicato attivato dalla Asl3 per la giornata di venerdì 28 e a disposizione dei cittadini (010 8497237), sette Centri di raccolta, 3 alberghi con 250 camere disponibili e il trasferimento in Rsa per i pazienti fragili non autosufficienti: sono alcune delle misure messe in atto, a seguito di una riunione operativa che si è tenuta in Alisa, per mettere a punto tutte le misure da adottare in vista della demolizione del Ponte Morandi prevista per venerdì 28 giugno.

Per gli abitanti della zona compresi nella fascia entro i 300 metri dal luogo dell’esplosione sono state individuate quattro possibilità di trasferimento:

- Centro di Accoglienza per le persone che non presentano particolari problemi sanitari o assistenziali: al momento sono previsti 7 Centri suddivisi tra “a monte” e “a valle” del Ponte Morandi, con la presenza di un infermiere;

- Ricovero extra ospedaliero in Rsa per una ventina di pazienti fragili non autosufficienti;

- Sistemazione in struttura alberghiera in presenza di problemi sanitari e/o assistenziali di modesta o media intensità;

- Soluzioni autonome per le famiglie che si sono già organizzate con sistemazioni alternative e risorse personali (ad oggi questa opzione è quella che riguarda la maggior parte degli interessati).

I trasferimenti in albergo e quelli in Rsa avverranno nella giornata di domani, giovedì 27 giugno; i trasferimenti in Rsa saranno effettuati dalle Pubbliche Assistenze con ambulanze e il rientro al domicilio è previsto nella giornata di sabato 29 giugno.

Durante le operazioni saranno a disposizione per eventuali necessità le unità delle Cure domiciliari, il servizio di Salute mentale e quello dell’Emergenza. Inoltre, verranno attivati due Poli di Continuità Assistenziale (Guardia medica) dedicati all’assistenza dei cittadini presso due dei Centri di Accoglienza, uno “a monte” (Pala Diamante) e un altro “a valle” (Fiumara) del Ponte Morandi, con un medico e un infermiere. L’Ambulatorio Mobile Asl3, con un medico di Continuità Assistenziale e un Infermiere, sarà presente nella zona limitrofa all’area evacuata (in attesa di ubicazione definitiva comunicata da parte della Protezione civile) fino al rientro nelle abitazioni. Sul sito di Asl3 saranno disponibili tutte le informazioni aggiornate.

Considerate le modifiche della viabilità (strade urbane, autostrade e rete ferroviaria), previste dalle ore 7 e fino a cessate operazioni, è prevista anche una modifica dell’orario del Punto di Primo Intervento dell’Ospedale Gallino con apertura anticipata di un’ora (dalle ore 7 alle ore 20 anziché dalle 8 alle 20). Nel caso le modifiche alla viabilità dovessero superare l’orario previsto, il P.P.I. Gallino rimarrà aperto anche nelle 12 ore notturne.

Nel caso dovessero prospettarsi ulteriori necessità, Asl3, con il coordinamento di Alisa, è in rete con il sistema Ospedaliero metropolitano, che prevede la tempestiva attivazione del Piano di emergenza interno in caso di maxi afflusso all’Ospedale Policlinico San Martino, al Villa Scassi, all’Ospedale Galliera, all’Evangelico e all’Istituto Giannina Gaslini.


- OTTO PUNTI DI ACCOGLIENZA:

Comune e protezione civile hanno individuati otti punti di accoglienza: Le strutture che li accoglieranno saranno a nord del ponte la scuola di Borzoli, il Paladiamante, il Lago Figoi, la chiesa di San Bartolomeo della Certosa e quella del Gesù. Lato mare invece si è reso disponibile il grande spazio del Palafiumara,, insieme all’istituto Don Bosco, al centro civico Buranello e a Music for Peace.

Per far fronte alle esigenze della cittadinanza sono state fornite 1200 brandine, 100 tavoli, 200 panche e predisposte quasi 5000 bottigliette d’acqua.

Le brandine, accessoriate con tutto il necessario per dormire (materassini, cuscini, lenzuola e coperte) sono state posizionate al Padiglione D della Fiera di Genova, e saranno utilizzate solo nel caso si renda necessario trascorrere la notte lontano dalle proprie abitazioni per alcuni residenti della zona interessata dall’evacuazione.

I 100 tavoli, da 6 persone l’uno, e le 200 panche, sono stati invece posizionati al Palafiumara, dove verranno serviti i pasti a coloro che saranno ospitati nelle strutture di accoglienza.

Anche in considerazione del forte caldo previsto, sono anche previste circa 5000 bottigliette d’acqua che verranno distribuite agli automobilisti, nel caso si dovessero verificare chiusure e code, in conseguenza di alcune fasi della demolizione. 3500 bottigliette sono state portate a Genova, 1000 a Savona e 500 alla Spezia.


- INFO POINT:


I tre info point della Protezione civile, in cui i volontari sono a disposizione della cittadinanza per rispondere ad ogni domanda e raccogliere eventuali segnalazioni in merito alla demolizione delle Pile 10 e 11 e la relativa evacuazione.

Gli info pont si trovano in:

- Via Cappello angolo via Fillak

- Via Pellegrini 11 (Campasso)

- Via Gaz c/o Istituto Comprensivo Caffaro

Orario 8 - 19.


- LA DEMOLIZIONE:


Il via all'operazione con l'utilizzo dell'esplosivo è previsto per le ore 9 di venerdì, momento in cui avverrà l'esplosione. Il tutto durerà appena sei secondi, tempo necessario a far implodere e collassare le due pile che si trovano nel lato Est del cantiere di ponte Morandi.  Ecco le quattro fasi in cui verranno demolite le pile 10 e 11 di ponte Morandi.

Fase 1: per la campata 11 prevede il taglio degli stralli mediante uso di cariche esplosive direzionali, che saranno utilizzate dal IX Reparto “Col Moschin” dell’Esercito.

Fase 2: comune ad entrambe le pile, prevede l’elevazione di un muro d’acqua in quota. Attraverso una vasca che copre la lunghezza dell’intera campata, realizzata con i new jersey riciclati dal ponte, l’esplosione di cariche calibrate solleverà l’acqua ad un’altezza di circa 90 metri che, ridiscendendo sotto forma di pioggia intensa prima dell’attivazione della fase 3, contribuirà a mitigare la diffusione di polveri al suolo.

Fase 3: abbattimento delle strutture portanti di entrambe le campate, ossia dei due pilastri che reggono gli stralli, alti circa 82 metri. È previsto l’impiego di cariche esplosive di tipo tradizionale. In meno di mezzo secondo verranno abbattuti gli appoggi e gli impalcati cominceranno a collassare frazionandosi in maniera composta prima dell’impatto al suolo. Per attutire la caduta il terreno sottostante è stato ricoperto di materiale inerte.

Fase 4: prevede, già durante l’esecuzione della fase 3, l’innalzamento di muri d’acqua alti circa 40 metri ai lati di entrambe le campate. Tali muri, attivati anch’essi da cariche esplosive, costituiranno un filtro laterale per gran parte delle polveri generate dalla caduta dei manufatti. I sistemi di mitigazione delle polveri opereranno in supporto ai metodi tradizionali.