cronaca

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 Sospendere immediatamente la stagione venatoria 2018/2019 per motivi di ordine pubblico. E' quanto l'Ente Nazionale Protezione Animali, con la consigliera nazionale Annamaria Procacci, responsabile dell'Ufficio Fauna Selvatica di Enpa, chiede al governo, in seguito all'uccisione di un escursionista 19enne, freddato stamane nei boschi dell'Imperiese da un cacciatore impegnato in una battuta al cinghiale.


"Ormai - dichiara Procacci - è indiscutibile che nel nostro Paese esiste una emergenza sicurezza è che questa emergenza è legata all'esercizio della caccia. La morte del 19enne, alla famiglia del quale esprimiamo la nostra solidarietà, è solo la punta dell'iceberg di una pratica che ogni anno causa milioni di vittime animali e decine di vittime umane, anche tra gli stessi cacciatori. La situazione è ormai fuori controllo".

Infatti, come riferiscono fonti di stampa, nelle stesse ore in cui il ragazzo veniva ucciso a fucilate, qualche centinaio di chilometri più ad est - in Lombardia - i droni e i soccorritori impegnati nelle ricerche di una 12 enne scomparsa nel Bresciano, venivano colpiti dai pallini esplosi cacciatori. "Le doppiette - prosegue Procacci - dimostrano un'arroganza senza limiti, creando un grave problema di sicurezza e limitando la libertà di movimento delle persone, di fatto impossibilitate nel godimento dei beni comuni. La natura viene così ridotta a monopolio di un "esercito venatorio", di età sempre più avanzata e quindi sempre più pericoloso, la cui attività "ludica" prevale addirittura sul diritto alla sicurezza dei cittadini. Il governo, che tanto ha a cuore la sicurezza degli italiani, intervenga subito e fermi questo scempio".