"O il Governo dà alla Regione Liguria le risorse per sostenere gli investimenti delle nuove aziende interessate ad assumere gli esuberi previsti da Ericsson a Genova, o ad oggi non ci sono alternative alla perdita di posti di lavoro voluta dalla multinazionale". E' l'ultima chiamata al Governo per scongiurare i 61 esuberi previsti da Ericsson a Genova lanciata dall'assessore regionale allo Sviluppo economico Edoardo Rixi oggi pomeriggio a fine Giunta dopo la ferma volontà di Ericsson di procedere con i licenziamenti ribadita lo scorso 19 luglio in un incontro con il Mise e il Ministero del Lavoro.
Nel pomeriggio è arrivato anche il duro attacco della Slc-Cgil: "Di fronte alla ferma volontà di Ericsson di procedere con i licenziamenti, il Governo non riesce a spostare di un millimetro la vertenza ed ha inviato una nota alle Organizzazioni sindacali a firma dei Ministri Poletti e Calenda che non ha bisogno di commenti. Nella missiva infatti è chiaramente evidenziata l’incapacità del Governo di confrontarsi con le multinazionali che operano nel nostro paese: in pratica i due Ministri si limitano a registrare in maniera notarile l’esito della riunione avuta con Ericsson lo scorso 19 luglio nella quale l’Azienda non solo ha ribadito la volontà di licenziare, ma si è resa anche indisponibile al confronto sindacale e a far ricorso ad eventuali ammortizzatori sociali".
"Purtroppo - prosegue la nota del sindacato - dobbiamo ancora una volta constatare come il Governo non sia in grado, o non voglia, modificare minimamente le decisioni prese dalla multinazionale, anche quando queste riguardano l’occupazione dei lavoratori e le strategie in un settore così importante e decisivo dove si stanziano miliardi di euro. Per la nostra città questo fatto significa a breve ulteriori 61 disoccupati che si aggiungono alle altre centinaia messe fuori produzione negli ultimi anni. A questo punto è più che mai necessario che riprenda il tavolo con le istituzioni locali, Comune di Genova e Regione Liguria".
"Parliamo di manodopera altamente qualificata, che potrebbe essere ricollocata nelle aziende interessate a investire sul territorio regionale - continua Rixi - ma i progetti devono essere finanziati, se al Governo interessa il problema, lo faccia". L'assessore ha ribadito la necessità di garantire ai lavoratori Ericsson gli ammortizzatori sociali per coprire "il gap temporale" tra il licenziamento e l'assunzione in una nuova azienda.
"Ci siamo accorti da tempo delle difficoltà di aprire un tavolo di confronto con Ericsson - commenta il governatore Giovanni Toti - la testa dell'azienda è molto lontana da noi, le leggi italiane non consentono forzature o azioni autoritative, abbiamo messo a disposizione di Ericsson tutti gli incentivi possibili per evitare gli esuberi, ma evidentemente non è intenzione del gruppo farlo"
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Ericsson, Rixi: "Il Governo ci dia risorse o nessuna alternativa ai licenziamenti"
Messaggio dell'assessore a Roma, a rischio in 61
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