Cronaca

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A parte qualche rara, rarissima “fiammata”, nessuna campagna elettorale come quella di quest’anno per le politiche è apparsa sotto tono. L’opinione comune è che debba ancora iniziare, ma forse, a questo punto, non decollerà mai. L’interesse dei due principali contendenti alla carica di premier, Silvio Berlusconi e Walter Veltroni, è quella di mantenere “toni bassi”. Questo, per una volta, potrebbe essere anche un bene per il Paese, se significherà maggiore presa di coscienza dei problemi degli italiani e si trasformerà in impegno concreto per risolverli. D’altro canto le altre forze politiche, di sinistra, di centro e di destra, non sembra riescano a calamitare grande attenzione, sebbene potranno rappresentare l’ago della bilancia quando si dovrà formare la maggioranza, specie se –come sembra– al senato si rischia nuovamente un pareggio. Inciucio o non inciucio, sarà interessante capire, a questo punto, cosa succederà subito dopo le elezioni, sia che vinca uno, sia che vinca l’altro. E che riflessi avranno queste elezioni politiche sugli assetti locali. Il presidente della Regione Claudio Burlando si è detto più volte tranquillo della solidità della sua maggioranza. Anzi, pensando alle elezioni del 2010, in una intervista a Primocanale ha detto che si aspetta di vedere quale sarà il comportamento dell’Udc: “Guardo con interesse” ha annunciato un po’ di tempo fa. E quello che è successo subito dopo, con il passaggio di Rosario Monteleone e Gigio Patrone al partito di Casini potrebbe spiegare questo interesse di Burlando che, secondo i beni informati, ha lavorato a lungo per fare in modo che l’Udc si avvicinasse, almeno in Regione, al centro sinistra. Ma se ha conquistato due elementi che, anche se non proprio organici alla maggioranza, difficilmente non gli daranno appoggio, Burlando dovrà guardarsi dalla Sinistra l’Arcobaleno che in via Fieschi ha costituito un gruppo nutrito. I numeri non preoccupano, ma è indubbio che dopo il 14 aprile non mancherà qualche scossa. Fosse anche si assestamento.