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Il candidato di centrosinistra: “Ora inizia una nuova fase. Il progetto va avanti"
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Il futuro del Partito democratico è incerto e così i nomi dei candidati alle prossime elezioni a Savona. Le dinamiche dell’era Letta piombano sui comuni che andranno al voto (forse) ad ottobre. In caso di primarie, il candidato di centrosinistra Marco Russo potrebbe tornare in bilico. Non si può escludere nulla, anche se a Savona la strada sembra essere tracciata.  


Il 'Patto per Savona' di Russo risponde con la presentazione dell'Agenda per Savona, una bozza di programma che inaugura la nuova fase del percorso elettorale. “Da quando, a ottobre, ho lanciato la proposta del Patto per Savona, ho lavorato per sviluppare la nostra idea di città fianco a fianco con tanti cittadini che si sono messi a disposizione offrendo le loro idee, le loro competenze, il loro entusiasmo, e con i partiti che per ora si sono resi disponibili, il Pd e le forze della sinistra, che stanno dando un grande contributo politico e programmatico”, fa sapere il candidato.


“La nuova fase del Patto che ho appena avviato prevede che l’Agenda venga discussa, approfondita e ancora sviluppata grazie al confronto, in cui credo moltissimo. Il mio obiettivo finale non è presentare un programma elettorale come ce ne sono tanti, ma un vero progetto di cambiamento, radicale e coraggioso che, finalmente, faccia prendere la rincorsa a Savona verso un futuro che la veda più giusta, più dinamica, più attrattiva” prosegue Russo.


Il Partito democratico "ha scelto di sostenere la candidatura di Marco Russo del ‘Patto per Savona’ ma è vero che dal nazionale arrivano anche gli inviti a costruire ampie alleanze e a favorire la consultazione esterna, aprirsi al mondo civile con le primarie” aveva detto il consigliere regionale Pd Roberto Arboscello a Primocanale. Nessun dietrofront quindi, ma resta ancora l’incognita Cinquestelle, molto lontani dai dem su alcuni punti come l’urbanistica.


L’Agenda presentata da Russo è composta da 63 slide dedicate al commercio e al dialogo tra porto e città, ma anche a Campus, giovani, welfare, alla cultura, al turismo e alle nuove forme di lavoro. Affronta temi legati alla scuola e ai quartieri; allo sviluppo dell’outdoor, all’Ospedale, ai rifiuti, alla mobilità, allo sport di base e alle politiche abitative.


“Non è un arido elenco, le idee sono raccolte in modo organico e sistematico e raccontano di un progetto di città di ampio respiro capace di ridarle slancio – prosegue – In questi giorni sto presentando l'Agenda ai Savonesi affinché venga conosciuta e, soprattutto, costituisca uno spunto per proseguire il lavoro all’insegna della massima partecipazione possibile. Si apre quindi un cammino nuovo che ci porterà al voto. L’Agenda è una tappa intermedia del percorso tra il documento di visione, da cui siamo partiti, e il programma elettorale”.


Poi la stoccata. “È un percorso lungo ma entusiasmante perché si respira un clima di collaborazione e di speranza per la nostra città. Questo è ciò di cui la politica savonese ha bisogno. Non di vecchi riti che non dicono nulla ai cittadini, ma di forze che stimolino le idee e aggreghino le persone, come sta facendo il Patto”.


Sotto la Torretta il Pd temporeggia e le altre forze politiche non sono da meno. I confini dell’alleanza del centrosinistra sono quanto mai incerti e da qualche mese i protagonisti della scena politica giocano a carte coperte, tracciando le linee di un futuro amministrativo che guarderà più agli equilibri che ai partiti.