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Il destino delle imprese dipenderà anche dalla campagna vaccinale
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Le imprese industriali del territorio savonese hanno retto, malgrado una flessione verso fine anno, ai contraccolpi del covid – e di una ben più longeva crisi – mantenendo il livello di occupazione. Il 2021 segnerà poi il futuro di Funivie Spa. Diversa e più preoccupante è la situazione delle aziende del settore terziario, in particolare quelle alberghiere, nonché la logistica legata al porto. Quest'ultima realtà ha registrato nel 2020 un netto decremento dei carichi portuali, quindi del lavoro. Questo il quadro tracciato dall’Unione Industriali di Savona per il 2021.


“Se la campagna vaccinale anti-covid non dovesse procedere velocemente è chiaro che la crisi potrebbe travolgere ulteriormente le imprese che in qualche modo sono riuscite a reggere in questo periodo. Non è escluso un effetto domino, soprattutto qualora gli altri Paesi fossero più efficienti di noi nella gestione del virus” spiega Alessandro Berta, direttore dell’Unione Industriali di Savona.


Gennaio 2021 è anche tempo di bilanci per Savona. Le imprese del territorio chiedono progettualità e investimenti per essere competitive. “Savona deve tornare a essere un punto di riferimento. Con le Province che hanno assunto ruoli differenti, il comune di Savona deve recuperare la leadership sul territorio e traghettare, per così dire, le realtà locali verso i rapporti con gli altri capoluoghi di provincia e le regioni limitrofe. Fondamentale lo scambio con la vicina Genova”.


“Non dimentichiamoci che Savona è al centro della gestione delle infrastrutture per soddisfare le esigenze di un territorio complesso: è uno snodo centrale che permette lo spostamento di merci, penso anche agli interventi sulla rete ferroviaria e alla questione autostradale, che ha inferto un duro colpo alla nostra economia”.