cronaca

A Sanremo è intervenuta la polizia per per un elettore
3 minuti e 39 secondi di lettura
Le prescrizioni anti-Covid tra gel, mascherine, percorsi separati e matite sanificate non hanno creato particolari disagi, al di là di alcuni episodi di positività al Coronavirus che hanno costretto a sospendere temporaneamente le operazioni elettorali. "Ci sono state certamente delle criticità. Ma sono state superate grazie al lavoro encomiabile dei sindaci e degli uffici comunali cui compete l'organizzazione dei seggi", ha ammesso il prefetto Caterina D'Amato, direttore centrale dei servizi elettorali del ministero dell'Interno.

A Genova un seggio elettorale è stato chiuso perché il presidente è stato male nella notte con febbre alta e sintomi che potevano far pensare al Covid (il tampone in seguito è risultato negativo). E' stato aperto inizialmente da un sostituto, ma poi chiuso per precauzione e riaperto subito dopo la sanificazione dei locali e la sostituzione di tutto il personale del seggio. A Sanremo è intervenuta la polizia per per un elettore che non voleva igienizzarsi le mani prima del voto. L'uomo, che tuttavia indossava la mascherina, a richiesta del personale di usare la soluzione alcolica si è rifiutato per motivi ancora poco chiari, dando in escandescenze. Alla fine gli agenti sono riusciti a riportarlo alla calma e a convincerlo a seguire il protocollo sanitario.

Sui muri i disegni dei bambini accanto ai numeri del seggio, "bentornati a scuola". Alle finestre delle aule, trasformate in sezioni per la due giorni del voto, guardando tra gli alberi nella piazza della stazione di Brin si vedono impalcato e piloni del nuovo ponte di Genova San Giorgio. Scuola Ludovico Ariosto, all'interno dell'istituto comprensivo di Certosa che ospita elementari e materna, tutti in fila ordinatamente aspettano il loro turno per entrare, all'ingresso un banchetto per le informazioni con gel disinfettante e personale pronto ad aiutare anche chi ha lasciato la mascherina a casa. Non è quasi mai successo durante la giornata, l'attenzione è alta: con le sue dieci sezioni è questo il seggio più grande del quartiere di Certosa, il quartiere più conosciuto dopo il disastro del ponte Morandi nel 2018, che ha vissuto la demolizione i lavori di ricostruzione e l'inaugurazione del nuovo viadotto appena un mese fa.

Spostandosi da Certosa verso il Ponente di Genova si arriva a Voltri dove domenica dopo una mattinata tranquilla, il pomeriggio ha visto scaldarsi l'affluenza ai seggi. Distanziamento garantito, percorsi segnati all'interno delle sezioni per evitare assembramenti e dividere i flussi in entrata in uscita, maxi-forniture di gel disinfettanti e mascherine per chi si è presentato senza o ha dimenticato i Dpi necessari ad accedere alle urne, anche qui il primo dei due giorni dedicato al voto è andato avanti in modo liscio, senza intoppi. Dalle 7 alle 15 si torna a votare e alla chiusura dei seggi seguiranno gli scrutini del Referendum e delle Regionali con Primocanale in diretta non stop fino al risultato finale, Gli scrutini delle Amministrative che in Liguria riguardano 16 comuni cominceranno invece alle 9 di martedì 22 settembre.

AFFLUENZA ALLE 23 - Per quanto riguarda i numeri, l'affluenza alle 23 del primo giorno utile per il voto fa registrare circa un 40% di presenze alle urne per quanto riguarda il referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari. Risultato analogo anche per le regionali, anche se il sito del Viminale dedicato alle elezioni tiene in considerazione solo i dati di Campania, Liguria, Puglia e Veneto.

I NUMERI DEL VOTO -
Per il Referendum sono chiamati alle urne 46.415.806 elettori, in un totale di 61.622 sezioni. Per le Suppletive del Senato gli aventi diritto al voto sono 427.824 per la Sardegna e 326.475 per il Veneto. Le elezioni regionali (in Valle d'Aosta, Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Campania, Puglia) interessano 18.471.692 elettori e un totale di 22.061 sezioni. Le Amministrative si svolgono, invece, in 957 comuni (di cui 16 in Liguria) per un totale di 5.703.817 elettori.

VOTO DOMICILIARE PER 113 - Nel 2020 del Covid, la gestione delle operazioni di voto vede anche 113 soggetti in tutta la Liguria accedere al voto domiciliare per motivi legati al coronavirus. Si tratta del numero complessivo di persone, a vario titolo in quarantena, trattamento domiciliare o isolamento fiduciario, che hanno avanzato formale richiesta per il voto domiciliare. Di loro 33 si trovano nel territorio della provincia di Genova, 55 in quella della Spezia, 17 in quella di Savona e 8 in quella di Imperia. Per poter accedere alla possibilità di votare da casa gli elettori dovevano inviare formale richiesta al comune, corredata di certificazione Asl che dichiara che la persona è affetta da Covid-19.