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Ha sciolto la riserva Giuseppe Conte, dando di fatto il via ad un nuovo governo e accettando l'incarico da premier dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il nuovo governo arriva 27 giorni dopo la fine del vecchio. 

Una squadra di lavoro che presenta delle riconferme, ma anche volti nuovi. Federico D'Incà ai Rapporti col Parlamento (M5s), Paola Pisano all'innovazione tecnologica (M5s), Fabiana Dadone alla Pubblica Amministrazione (M5s), Giuseppe Provenzano al ministero per il sud (Pd), Elena Bonetti alle pari opportunità (Pd), Vincenzo Spadafora alle Politiche giovanili e Sport (M5s), Enzo Amendola agli Affari Europei (Pd), Alfonso Bonafede alla Giustizia (M5s), Luigi di Maio al ministero degli esteri (M5s), Stefano Patuanelli al Mise (M5s), Luciana Lamorgese all'Interno (Pd), Roberto Gualtieri all'Economia (Pd), Lorenzo Guerini alla Difesa (Pd), Teresa Bellanova alle Politiche agricolture (Pd), Francesco Boccia agli Affari Regionali (Pd), Fraccaro sottosegretario alla Presidenza del Consiglio (M5s), Lorenzo Fioramonti all'Istruzione (M5s), Sergio Costa all'Ambiente (indipendente vicino al M5s), Paola De Micheli alle Infrastrutture e Trasporti (Pd), Roberto Speranza alla Salute (Articolo Uno), Nunzia Catalfo al Lavoro (M5s), Dario Franceschini alla Cultura con delega Turismo (Pd). 

Tra i ministri nessun ligure, com'era prevedibile dopo il rifiuto di Orlando all'invito di Zingaretti di far parte del governo. Rifiuto che il vicesegretario del Pd ha giustificato così: "La nostra richiesta di discontinuità implica la necessità di una forte innovazione anche nella nostra compagine. E non si può chiedere ad altri quello che non si è in grado di chiedere a noi stessi. Credo anche che la scommessa che stiamo facendo si gioca in larga parte nella società e in questo senso sarà determinante il ruolo del nostro partito. Rimanere a dirigerlo è per questo un onore ancora più grande e parte integrante della battaglia che dovremo condurre insieme".

"Esprimo soddisfazione per la nascita di questo governo. Tuttavia, c'e' il rammarico per l'assenza di liguri nella formazione dell'esecutivo. Dopo quel che e' accaduto negli ultimi anni, a Genova e non solo, sarebbe stato opportuno e doveroso garantire una rappresentanza alla regione". E' il commento di Luca Pastorino, segretario di presidenza alla Camera per Liberi e Uguali, alla scelta dei ministri annunciata questo pomeriggio dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.
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