porti e logistica

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"Se le istituzioni locali avessero una visione più univoca sulle grandi opere, la Liguria e i suoi porti potrebbero avere più possibilità di sviluppo, ma così non è. C'è chi cambia idea a seconda di dove si trova, a noi dice una cosa e da un'altra parte dice l'opposto. Noi abbiamo bisogno di chiarezza, in modo che anche le imprese possano iniziare a pianificare".


Così parte l’affondo degli agenti marittimi, a voce del presidente genovese Gian Enzo Duci, alla politica locale, innervosito da quanto accaduto ad Augusta, che ha ottenuto da bruxelles lo sblocco di quasi 36 milioni per l’ampliamento. Senza una politica nazionale di pianificazione, dice, ci si muove tutti in ordine sparso. E’ necessario selezionare bene dove andare a investire le risorse scarse senza guardare solo a una logica politica. Altrimenti, secondo Duci, la Liguria avrebbe poche possibilità di svilupparsi.


Indice puntato contro Doria per l’atteggiamento sulla gronda, già peraltro finanziata con l’aumento dei pedaggi ma che rischia, se non decolla, di far investire questi soldi in altra parte d’Italia "quindi i genovesi sarebbero beffati".