cronaca

Il vicepremier contro la famiglia Benetton
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"Se vogliamo fare giustizia - ed è chiaro che nelle sedi processuali ci saranno i processi e i risarcimenti danni - come Stato abbiamo il dovere di togliere le autostrade italiane a chi non ha fatto le manutenzioni. Ed è quello che porteremo avanti". Il vicepremier Luigi Di Maio è chiaro e netto. Il suo riferimento è alla tragedia di ponte Morandi. Sulla stessa lunghezza d'onda anche il premier Conte

Alle commemorazioni del 14 agosto "ci si deve andare con la concessione di revoca almeno avviata" specifica ancora il leade del M5s. "In Borsa - aggiunge poi - i titoli crollano se non lavori bene non è questione di dichiarazioni. Se qualcuno pensa che questo fa cadere il titolo in borsa è molto semplice: è molto semplice se non fai manutenzioni i ponti crollano e se non lavori bene i tuoi titoli crollano. Non è una questione di dichiarazione ma di fare il proprio dovere", ha sottolineato ancora Di Maio. "Non ne posso più - ha aggiunto - che le nostre autostrade siano gestite da una società, una famiglia che fa utili oltre il 7% fisso, da contratto, da trent'anni contratto per trent'anni e poi non fa manutenzione".


"Oggi non si deve chiamare Atlantia, si deve dire "i Benetton", ovvero Autostrade per l'Italia, quelli che hanno fatto cadere il Ponte Morandi e noi che facciamo, gli diamo Alitalia? E' inutile fare passerelle commemorative a Genova se prima non si revocano le concessioni. Io non ho detto che Atlantia è decotta ma se il governo si trova a revocare quelle concessioni come faccio io ad affidare Alitalia a un'azienda che sicuramente risentirebbe di ciò".