cronaca

All'interno ci sono 680 persone su 540 posti di capienza
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Due aggressioni alla polizia Penitenziaria, una rissa tra sud americani e africani, un sequestro di vari telefonini all’interno delle celle e due tentativi di introduzione di sostanze stupefacenti lanciate al di là del muro di cinta dell’istituto. Questo è il bilancio della sola e ultima settimana nella casa circondariale di Genova Marassi, come denunciano i sindacati di polizia. Da tempo gli agenti chiedono a gran voce più personale, potenziamento del controllo esterno e maggiori controlli per la sicurezza. 

L'ultima aggressione è avvenuta nella giornata di ieri, giovedì: un detenuto psichiatrico di origini magrebine, ristretto nel centro clinico nell’istituto penitenziario, intorno alle 12:30 ha colpito con una serie di pugni e aggredito il Comandante della Polizia Penitenziaria dell’istituto. L'uomo nascondeva in bocca delle lamette ed è stato fermato giusto in tempo dal personale della polizia, accorso immediatamente ed evitando il peggio.

"Il carcere di Marassi conta ben 680 detenuti su 540 posti disponibili e deve accollarsi anche gli arrestati della provincia di Savona, che non ha ancora il suo carcere", scrive in una nota il Sappe. "Ma quello che stupisce è apprendere che il direttore è in ferie ed è sostituito telefonicamente dal direttore di Sanremo che dista più di 200 km da Genova. Un istituto di simile portata deve essere garantita la costante presenza della struttura dirigenziale, oggi a Marassi non vi era nemmeno un comandante titolato alle sue funzioni, praticamente nessun responsabile è presente".