cronaca

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Ancora la data non è certa. Ma potrebbe essere sabato 3 marzo il giorno in cui la pila 8 di ponte Morandi verrà demolita grazie all'utlizzo delle microcariche esplosive. Ieri in prefettura a Genova si è tenuta la riunione della cosiddetta 'Commissione esplosivi'che ha valutato l'opportunità di utilizzare il materiale per demolire quella porzione di ponte. Il prossimo 20 febbraio la decisione sarà presa in modo definitivo dopo una nuova riunione della commissione.


Intanto sono iniziati i primi campionamenti e prelievi sulla base della pila 8 da parte dei periti del giudice per le indagini preliminari e dei consulenti delle parti, nell'ambito dell'inchiesta sul crollo del ponte Morandi. I tecnici non sono potuti salire sull'impalcato a causa del forte vento che non avrebbe permesso un sopralluogo in sicurezza. Per quanto riguarda invece la seconda trave 'gerber' da smontare, il delicato e lungo lavoro di alta ingengeria dovrebbe svolgersi la settimana prossima.


Nel frattempo si lavora anche sotto l'aspetto delle operazioni di sicurezza del cantiere. Si tiene oggi una prova di evacuazione della zona Rossa sul lato Est di ponte Morandi. I tecnici di Ireos, che nei prossimi giorni saranno impegnati nelle procedure di bonifica degli appartamenti di via Porro destinati alla demolizione, dovranno eseguire una prova di sgombero dalla zona Rossa che dovrà essere liberata in 4 minuti come previsto da procedura di emergenza.

La prova, fissata per il mattino, prevede che i responsabili designati dall'azienda simulino l'arrivo dell'sms di Protezione Civile che segnala il superamento delle soglie di allarme e l'esigenza di doversi allontanare in massimo 4 minuti dall'area.
A sms ricevuto, i responsabili dell''azienda attiveranno un segnale sonoro prestabilito e prolungato nel tempo, verificheranno che tutto il personale presente metta in sicurezza i mezzi e/o le attrezzature che sta utilizzando nel tempo massimo di un minuto e che raggiunga il punto di raccolta. Gli avvisatori acustici sono dislocati in più punti dell'area di cantiere.

La procedura - che nella prova vedrà coinvolte circa 10 persone - si rende necessaria, in attesa della conclusione della messa in sicurezza delle pile 10 e 11 che insistono sugli edifici di Via Porro. Si tratta di un'esercitazione per la sicurezza dei lavoratori impegnati nei prossimi giorni nelle operazioni di bonifica all'interno della zona Est: non prevede alcuna conseguenza per i cittadini che abitano le vie limitrofe. La struttura del Commissario quindi specifica che il segnale sonoro servirà unicamente ai fini della simulazione di evacuazione del personale di cantiere.