cronaca

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Si va verso l'autorizzazione al dissequestro del moncone ovest per iniziare i lavori di demolizione. Il via libera dovrebbe essere formalizzato nel pomeriggio con un decreto firmato dai pubblici ministeri. È quanto è emerso nell'udienza dell'incidente probatorio davanti al gip Angela Nutini. In pratica, gli operai delle cinque ditte incaricate di eseguire la demolizione potranno lavorare sui resti dissequestrati mentre potranno solo accedere, magari per montare i macchinari necessari, nelle restanti zone senza toccare nulla. Sono stati discussi anche i rilievi sulle modalità della demolizione del moncone est, dove è previsto l'uso in alcune parti dell'esplosivo e per la quale non è stato presentato un progetto esecutivo.

Il gip ha rinviato all'udienza dell'8 febbraio: sarà una udienza interlocutoria visto che i periti e i consulenti hanno chiesto più tempo. Non è quindi stata fissata una data per il deposito della perizia. 

"Quelli di Autostrade davanti ai media e al popolo italiano cercano di mostrarsi come persone oneste che si assumono le loro responsabilità, ma non è così perché quelle responsabilità dovevano prendersele prima del 14 agosto". Lo ha detto Manuel Diaz, fratello di Henry Diaz, morto a 30 anni dopo essere precipitato dal ponte Morandi, entrando assieme ai suoi legali nell'aula. Per il fratello di una delle 43 vittime della tragedia "quelli di Aspi sono terroristi che hanno giocato con le vite delle persone perché quello che è accaduto è stato un attentato contro la vita". Circa la decisione se accettare o meno i risarcimenti proposti da Aspi che hanno come condizione l'uscita dal processo, Diaz fa capire che l'opzione non è esclusa: "Se accetteremo quei soldi - precisa - sarà per esaudire i desideri di mio fratello e aiutare i bambini nel mondo. Non penso che potrò mai godermi quei soldi e nemmeno mia madre".