cronaca

Bucci vuole scogliere il nodo. Si lavora per unire due cordate
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 Rientrano oggi a Genova i reperti di ponte Morandi trasportati oltre un mese fa nel super laboratorio specializzato di Dübendorf, vicino a Zurigo, in Svizzera.  Si tratta di 17 reperti ritenuti chiave nel comprendere le cause che hanno prodotto il crollo di Ponte Morandi e la morte di 43 persone. I reperti stazioneranno nell'hangar dell'Amiu dove si trovano anche altre parti del ponte.


Nei giorni successivi, un paio al massimo, gli esperti invieranno anche i risultati delle analisi dalle quali emergerà lo stato di conservazione e di deterioramento dei materiali. I risultati verranno consegnati ai tre periti del giudice per le indagini preliminari che li elaboreranno per farli confluire nella relazione finale.
Intanto il commissario Bucci lavora per avviare al più presto il cantiere per la demolizione. Questa fase sarà gestita da un'associazione temporanea di imprese composta da Carena, Vernazza, Ecoeridania insieme a Fagioli spa e Omini.

Ma entro la fine di questa settimana Bucci vorrebbe aver definito anche il piano di ricostruzione. Anche qui il commissario vorrebbe che fosse una cordata a occuparsi della fase. In questo senso si lavora per l'unione delle forze tra la cordata Salini Impregilo con Fincantieri e il gruppo Cimolai. Un lavoro sottotraccia quello di Bucci che punta a convincere le diverse realtà a collaborare e realizzare un indirizzo comune per ricostruzione del viadotto sulla A10. Venerdì prossimo il sindaco-commissario vorrebbe scogliere anche questo nodo in modo da bruciare le tappe e partire sabato con il cantiere, avendo già impostato il lavoro dei prossimi mesi. Intanto secondo le previsioni saranno oltre mille i lavoratori imegnati nel cantiere che nascerà da qui a pochi giorni.