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Persino il presidente della Figc Gabriele Gravina ne ha parlato con toni preoccupati: "È nostro compito attenzionare plusvalenze e scambi sospetti. Tutti gli scambi senza finanza vanno segnalati alla Procura e segnaleremo alle società di revisione se alcuni elementi danno sospetti, facendole intervenire. E obbligheranno una svalutazione della plusvalenza fittizia".


Le plusvalenze nel mondo del calcio italiano stanno diventando un problema di credibilità non solo finanziaria. In questa stagione è già successo qualcosa di clamoroso con la penalizzazione del Chievo per questi artifizi economici nei bilanci dei club. Ma come Primocanale nelle proprie trasmissioni ha fatto notare, Genoa, ma anche Sampdoria ed altre squadre come il Cagliari, con la Juventus hanno trattato giocatori, ceduti o comprati, a cifre elevate. Sturaro acquistato dai rossoblù per 17 milioni (3 anni prima ceduto a 5,5), Audero portiere dei blucerchiati comprato a 20 milioni dai bianconeri. Insomma cifre che possono servire ai bilanci comunque in profondo rosso delle società.


Il Fatto Quotidiano ha spulciato un po' nei numeri prendendo il caso del Genoa e scrivendo quanto segue: "Enrico Preziosi ha depositato una preziosa testimonianza nel bilancio 2017, dove si legge, 'Successivamente alla data di chiusura dell’esercizio 2017, nel corso della sessione invernale di calciomercato, sono state realizzate importanti plusvalenze che hanno consentito alla società, come meglio precisato all’interno della relazione sulla gestione, di superare la situazione di cui all’art. 2447 c.c. e ripristinare l’integrità patrimoniale della stessa'. Il Genoa, nonostante avesse segnato all’attivo 30,4 milioni di plusvalenze (più di un terzo dei ricavi), aveva chiuso il bilancio con 12 milioni di perdita, il che aveva provocato la scomparsa del patrimonio netto, che avrebbe dovuto essere ricostituito con costosi aumenti di capitale. Invece è bastata qualche plusvalenza. Finché dura: il Genoa ha 173 milioni di debiti, tre volte il fatturato senza plusvalenze; l’Inter ha 668 milioni di debiti, quattro volte il fatturato senza plusvalenze. Il Milan, che fa relativamente meno plusvalenze e ha chiuso l’ultimo bilancio in rosso di 135 milioni, ha debiti per 537 milioni; la Sampdoria ha 164 milioni di debiti, più del doppio del fatturato senza plusvalenze".


Le Banche però sembrano tranquille sui prestiti forti dei diritti televisivi che garantiscono al calcio più di un miliardo di euro.
Eppure senza plusvalenze che eviterebbero i crac però non si andrebbe avanti. Tocca alla Federazione e non solo affrontare un problema che rischia di diventare ingestibile visti i conti che stanno emergendo.