porti e logistica

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Il Porto di Anversa riorganizza la propria operatività alla luce delle criticità emerse sulla gestione delle chiatte, l'equivalente dei nostri problemi con autotrasporto. Lunghe attese, tempi incerti, costi che crescono.

Dal 1 ottobre prenderà il via la sperimentazione delle chiatte notturne, ma non solo. Gli operatori hanno avviato una campagna informativa rivolta al mercato, agli shippers, per far comprendere loro che per avere buoni servizi è necessario aprirsi a logiche di consegna e ritiro H24.

La Logistica globale non può conoscere limitazioni di tempo e soluzione. Aree buffer per camion, WiFi free per operatori, lavoro notturno per garantire tempi di consegna e costi adeguati alle attese del mercato.

"Come SPEDIPORTO", commenta Alessandro Pitto "vogliamo stimolare un dialogo con tutte le categorie aperte ad una visione più avanzata della logistica. Non rimaniamo indietro, continuiamo a costruire un futuro fatto di innovazione anche operativa, assumiamo flessibilità mentale. Innovare, evolvere non deve spaventare."

"Genova", ricorda Giampaolo Botta," vive da tempo analoghe criticità legate al trasporto su gomma. Dobbiamo avere come comunità portuale e come Paese la consapevolezza che il mondo sta cambiando più rapidamente di quanto si possa immaginare. Le logiche commerciali ed operative in tutto il mondo stanno innovandosi, così come fa Anversa. Prendiamo spunto da quanto sta accadendo in uno dei principali porti del nord e cominciamo a lavorare a nuove dinamiche organizzative." Auspicando gentilmente in una viva collaborazione, si porgono i migliori saluti.