cronaca

Siglato un accordo per prevenire i reati via internet
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Polizia Postale e Ansaldo Energia hanno siglato un accordo finalizzato alla prevenzione e al contrasto dei crimini informatici sui sistemi informativi, tramite l'adozione condivisa di procedure di intervento, lo scambio di informazioni e la programmazione di incontri formativi.


L'accordo consolida una sinergia crescente, nata anni fa considerato il ruolo strategico dell'azienda, protagonista internazionale nell'intero ciclo della produzione dell'energia.

"Questo modello di cooperazione, ispirato al principio di sicurezza partecipata, ha l'obiettivo di proteggere le risorse del Sistema Paese a vantaggio dell'intera collettivita, contribuendo al contenimento dei costi operativi derivanti da interruzioni dei servizi, erogati attraverso sistemi informatici e di telecomunicazioni" spiegano i firmatari dell'intesa.

Avvalendosi di tecnologie di elevato livello e personale altamente qualificato, specializzato nel contrasto al cyber crime, la Polizia Postale mette a disposizione la propria esperienza a tutela di infrastrutture critiche, enti, aziende che gestiscono dati sensibili, al fine di prevenirne la sottrazione di informazioni, a seguito di attacchi informatici. Ansaldo Energia, come fornitore di prodotti e servizi chiavi in mano per gli operatori elettrici, rappresenta un punto di osservazione privilegiato per la resilienza di infrastrutture critiche.

"Il furto di informazioni è più pesante del furto di cose - sottolinea Giuseppe Zampini, ceo di Ansaldo Energia, a margine della firma dell'accordo - perché la sottrazione di informazioni si protrae nel tempo e la perdita economica aumenta". Tramite il protocollo si mira a tutelare la sicurezza esterna, ma anche quella interna: "L'attacco più pesante, che mi è bruciato di più - confessa Zampini - è stato quello interno, di dipendenti che stimavo e che conoscevo: un milione fra documenti e disegni. In quell'occasione ci siamo accorti di aver protetto molto l'esterno e poco l'interno". All'esterno la minaccia, complice la globalizzazione, può arrivare da ovunque: "Dall'esterno tutti i Paesi sono a rischio - spiega Zampini - Sono Paesi in cui lavoriamo. Noi dobbiamo proteggere il knowhow".

La Polizia di Stato svolge già da tempo, in via esclusiva, tramite il C.N.A.I.P.I.C., Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma, una rilevante attività di prevenzione e repressione dei crimini informatici, di matrice comune, organizzata o terroristica, che hanno per obiettivo le infrastrutture informatizzata di natura critica e di rilevanza nazionale. Con il protocollo, questo lavoro si intensifica e si rende davvero sinergico. A siglare l'accordo, stamane, Tiziana Pagnozzi, Dirigente del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni per la Liguria e Luca Luigi Manuelli, Chief Digital Officer Ansaldo Energia. Oltre a Zampini, presente anche il Questore di Genova Vincenzo Ciarambino.