A un mese dal crollo del ponte Morandi la città di Genova il 14 settembre alle 11.36 si fermerà per un minuto e i genovesi, se possono, scenderanno in strada al suono di tutte le sirene della città. Così il presidente della Regione e commissario dell'emergenza Giovanni Toti e il sindaco del capoluogo Marco Bucci durante una conferenza stampa in Sala della Trasparenza per presentare le iniziative del 14 settembre
Suoneranno le campane delle chiese e le sirene delle navi. Inoltre, lavoratori, commercianti e passanti sono invitati a sospendere le proprie attività per dare un segno unitario e tangibile. Saranno ammainate tutte le bandiere.
I genovesi si riuniranno alle 17.30 in piazza De Ferrari "per ricordare una delle più grandi tragedie della città e del Paese e per ritrovare insieme la speranza nel futuro". Sarà un momento di raccolta "per condividere parole ed emozioni, ma anche per manifestare quello spirito di Genova che consentirà alla città di superare questi tragici eventi, mantenendo intatta la memoria, ma più bella e più forte di prima. Parleranno i soccorritori che per primi sono intervenuti sul luogo del disastro".
Primocanale sarà in diretta dalle 11 per seguire il minuto di silenzio e poi dalle 17 per l'incontro in piazza De Ferrari.
TOTI: NESSUN RITARDO, PASSERANNO SUL MIO CORPO
"Se il Governo pensa in un rigurgito di centralismo della passata legislatura di fare una battaglia nazionale passando su Genova o imporre a Genova qualche ritardo pur di conquistare altri obbiettivi o di dettare l'agenda alle istituzioni locali siamo in un territorio opposto. Due anni per far partire l'infrastruttura è intollerabile e non succederà a Genova perché per farlo dovranno passare sulla mia faccia, sul mio corpo e su questa Regione". Così il presidente Giovanni Toti che ha proseguito: "Voglio vedere le persone al lavoro su quel ponte nel giro di un mese per la demolizione e di poco più per la ricostruzione. Se questo accade con un'idea del Governo sono pronto a appoggiare qualsiasi idea del Governo purché questa idea non comporti contenziosi giudiziari, sequestri, ricorsi e tutto quello che può ritardare anche solo di un'ora la partenza di quel cantiere. Non ho alcuna voglia né intenzione di polemizzare, nel mio ruolo di presidente di Regione, con il Governo. Dico semplicemente che le istituzioni locali ci hanno messo la faccia e si sono prese a carico di risollevare questa città nel più breve tempo possibile e questo intendono fare esercitando le loro prerogative fino in fondo". "Se il Governo ci sarà a fianco con efficacia e efficienza sono pronto a ascoltare qualsiasi idea. Se le battaglie politiche nazionali legittime o non legittime, e non entro nel merito, dovessero ritardare anche di soli cinque minuti l'apertura di quel cantiere mi vedrebbero ferocemente contrario".
BUCCI: DEMOLIZIONE DA FINE SETTEMBRE
"Se ci danno tutte le autorizzazioni, i tempi tecnici" per l'apertura del cantiere per la demolizione di quanto resta del ponte Morandi " a fine mese, prima settimana di ottobre si può cominciare la demolizione. Questo secondo le informazioni che ho disponibili a oggi". Così il sindaco Marco Bucci.
cronaca
Crollo ponte, Toti e Bucci: "Alle 11.36 del 14 settembre un minuto di silenzio per ricordare"
Alle 17.30 tutti i genovesi invitati in piazza De Ferrari
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