cronaca

Lo si deduce dai tempi della perizia dei tecnici del Gip
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E' terminato al palazzo di giustizia di Genova l'incidente probatorio che si è svolto questa mattina.

I periti del Gip hanno 60 giorni di tempo a partire da oggi per raccogliere i reperti che consentiranno di stabilire le condizioni del ponte prima e dopo il crollo. 

Al termine di questo tempo, che potrebbe essere anche dilazionato in caso di necessità, i periti dovranno stilare un documento che verrà discusso  in un'apposita udienza fissata per il 17 dicembre sempre al palazzo di giustizia di Genova.

Intanto il primo sopralluogo per i periti è fissato per il 2 ottobre quando si ritroveranno nella zona dell'isola ecologica Amiu dove parte del viadotto Polcevera è crollata.

Secondo i legali di alcune delle vittime, che hanno preso parte all'incidente probatorio di oggi, il ponte non potrà essere demolito prima dei 60 giorni fissati dal Gip per la raccolta dei reperti e quindi resterà in piedi fino alla fine di novembre.


LA MATTINATA 

Si è formata addirittura la coda per entrare in tribunale per l'incidente probatorio nell'ambito dell'inchiesta per il crollo del ponte Morandi. Questa mattina, sono state acquisite le prove come se si fosse già in dibattimento. Questa procedura è necessaria per prove che potrebbe non essere più possibile acquisire, come i pezzi di macerie che saranno definitivamente rimossi.


E' il primo grande e significativo passaggio giudiziario della vicenda legata al crollo di Ponte Morandi avvenuto il 14 agosto scorso e costato la vita a 43 persone. L'incidente probatorio costituisce un grande valore nel percorso di accertamento della verità. Il giudice per le indagini preliminari infatti dovrà, con i suoi periti, delineare le condizioni del ponte prima e dopo il suo crollo.

I periti dopo aver ascoltato le considerazioni di accusa, difesa e parti offese realizzeranno di fatto una radiografia sulle condizioni del viadotto. A livello giudiziario si metterà dunque un punto fermo. Una volta definito l'incidente probatorio si potrà così superare l'interesse giudiziario legato al ponte. In altre parole una volta che questo passaggio sarà terminato, e i tempi si stimano tra i 30 e i 60 giorni, si potrà poi procedere alla demolizione senza più alcun vincolo giudiziario.


Sono 145 le parti offese e 20 gli indagati più la società Autostrade. Tra gli indagati presenti il provveditore alle opere pubbliche della Liguria Roberto Ferrazza che entrando ha dichiarato :'Sono sereno e tranquillo'.