porti e logistica

La risposta al comunicato dei rappresentanti della categoria
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La vicenda ricostruita da Primocanale nell’articolo di Matteo Cantile (LEGGI QUI) sulla situazione della Compagnia Unica è stata oggetto di un documento dei sindacati di categoria, nel quale si annuncia lo stato di agitazione e si parla di notizie ‘mirate a compromettere le soluzioni che si stavano cercando per risolvere il problema di bilancio della Società’.

Leggendo il testo pare si voglia accusare Primocanale di voler condizionare la trattativa a favore dei terminalisti. Vogliamo essere chiari: in primo luogo l’insinuazione è palesemente infondata. In secondo luogo è gravissimo che gli autori del documento si permettano di contestare non il contenuto della notizia, ma la finalità della sua pubblicazione. Facciamo presente che il nostro obiettivo è quello di pubblicare le notizie perché sono tali. I rappresentanti sindacali di categoria invece sembrano dire: ‘questa notizia è vera, ma non doveva uscire’. Ecco, questo è inammissibile, chi vuole mettere il bavaglio è contro la libertà di stampa, contro il nostro diritto-dovere di informare i cittadini.

C’è poi un altro aspetto che rende ancora più grave
la posizione assunta dai sindacati. Nell’articolo di Primocanale è chiaramente espressa l’attenzione e la preoccupazione per il futuro dei portuali: si invoca già nell’occhiello un intervento dell’Autorità di Sistema Portuale, si fa riferimento al rischio che la Culmv subisca ‘un attacco del sistema’, si descrive come la fusione tra Psa e Sech abbia creato “una situazione di monopolio amministrata da nuovi manager che rischia di rendere la Culmv ancora più indifesa nella trattativa stessa”.

Insomma, se c’è una posizione di Primocanale in questo articolo e in questa vicenda è quella al fianco dei lavoratori. Ma i sindacati avrebbero preferito il silenzio…