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 È stato presentato (oggi) a Parigi il nuovo Piano a Medio Termine del Gruppo Crédit Agricole (2019-2022), che ha nell’Italia il suo secondo mercato domestico ed è presente attraverso 15 Entità che coprono tutti i segmenti di business: Banca Retail, (Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia), Corporate e Investment Banking (CACIB), Credito al Consumo (Agos, FCA Bank), Leasing e Factoring (Crédit Agricole Leasing e Crédit Agricole Eurofactor), Asset Management e Asset Services (Amundi, CACEIS), Assicurazioni (Crédit Agricole Vita, Crédit Agricole Assicurazioni, Crédit Agricole Creditor Insurance) e Wealth Management (CA Indosuez WM, Banca Leonardo e CA Indosuez Fiduciaria).





Un insieme che nel 2018 ha generato nella nostra penisola un utile netto di circa 800 milioni confermando di essere una parte fondamentale nel piano a medio termine di Crédit Agricole e dando prova in più occasioni della volontà del Gruppo di crescere ulteriormente nel nostro Paese.

Crédit Agricole ha comunicato che le leve per il nuovo Piano saranno la crescita in tutti i mercati per essere primi nell’acquisizione dei clienti, sinergie di ricavi per raggiungere 10 miliardi di euro nel 2022 e la trasformazione tecnologica per una maggiore efficienza, con un budget dedicato di 15 miliardi di euro in quattro anni. Eccellenza relazionale, responsabilità nella prossimità e impegno sociale saranno i principi guida per il raggiungimento degli obiettivi, coerentemente con la sua ragion d’essere riassumibile nel motto “Agire ogni giorno nell’interesse dei clienti e della società”.

Sotto la guida di Giampiero Maioli, Responsabile del Crédit Agricole in Italia, il Gruppo metterà in atto anche nel nostro Paese un piano in tutto e per tutto coerente con la sua strategia globale. Tre sono le parole chiave su cui si concentreranno gli impegni nel prossimo quadriennio: Cliente, Sinergie e Innovazione.

L’obiettivo è di raggiungere 1 miliardo di ricavi da sinergie (con un CAGR di +5% in arco piano) nel 2022 grazie all’ulteriore sviluppo del cross selling e alla piena collaborazione tra le entità del Gruppo per fornire ai clienti privati e imprese un’offerta sempre più completa di servizi e rafforzando al tempo stesso il posizionamento di mercato in tutte le business lines, grazie anche alla partnership esterne (nel comparto assicurativo vita con CREVAL e nel credito al consumo con AGOS e BBPM). Il piano prevede inoltre di superare i 3,9 miliardi di ricavi, con una crescita del +3% nei quattro anni, mantenendo un Cost-Income di eccellenza pari a circa 50%. Si prevede in crescita anche il contributo all’Utile Netto del Gruppo, coerentemente con gli importanti investimenti fatti in Italia negli ultimi 2 anni. Il peso dell’Italia sul totale Gruppo Crédit Agricole SA dovrebbe così passare dal 13% del 2018 al 17% nel 2022.

Per quanto riguarda il Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia verrà sviluppato un modello ancora più dedicato e specializzato per fornire competenza, consulenza e personalizzazione con 500 nuovi gestori dedicati (Premium, Consulenti Finanziari, Private). L’accento sarà posto su tre comparti distintivi: il Risparmio Gestito, la Bancassicurazione e il settore Agricolo e Agroalimentare.

Parole d’ordine saranno innovazione e omnicanalità, da raggiungere attraverso nuove piattaforme digitali per “mobile” e la costituzione di una Digital Factory che avrà l’obiettivo di digitalizzare i principali processi della banca con l’obiettivo di recuperare il 15/20% del tempo commerciale. Saranno inoltre sviluppati in Italia i nuovi Village, gli hub di innovazione di Crédit Agricole. Dopo quello di Milano, recentemente inaugurato, saranno aperti anche a Parma, Venezia e Napoli.

Con riferimento alle politiche del personale gli investimenti in formazione cresceranno del 15%, anche in questo caso con un focus sul digitale attraverso la creazione di un’Accademia Digitale dedicata ai temi della centralità del Cliente. Lo Smart Working continuerà ad essere un driver fondamentale per la corretta conciliazione dei tempi casa-lavoro e per la soddisfazione del dipendente, con una percentuale di utilizzo da parte del 50% del personale (escluso personale di Rete).

Sul fronte della Responsabilità Sociale sarà lanciata una piattaforma di crowdfunding a supporto di iniziative sociali (ETICA) e creato un centro di competenza dedicato all’economia sociale e allo sviluppo di progetti di Economia Circolare (riutilizzo immobili, apparecchiature informatiche a favore di ONLUS) al servizio della società e dei territori.