cronaca

E Dad alle superiori in tutta la regione, a Savona e Imperia anche per seconda e terza media
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Un risveglio in zona rossa per il Ponente Ligure: le province di Savona e Imperia, infatti, sono le più attenzionate per la recente crescita dei contagi e fino a domenica 11 aprile ci sarà un vero e proprio lockdown per cercare di fermare la diffusione del virus. Nella giornata di oggi, venerdì 2 aprile, e dal 6 all'11, non si potrà uscire in due persone per andare a trovare parenti o amici. Il 3, 4 e 5 aprile, invece, resta consentita la possibilità di una visita giornaliera in regione da parte di due persone a parenti o amici.


E anche il divieto di andare nelle seconde case e sulle barche in Liguria in vigore da ieri è stato prorogato fino a domenica 11 aprile compresa. La precedente ordinanza è stata quindi prolungata sia per i residenti in Liguria sia per coloro che vorrebbero venire da fuori regione. Lo stop riguarda i possessori di seconde case e anche per i proprietari o affittuari di imbarcazioni, bungalow, roulotte e similari. 


Dopo Pasquetta, viene disposta su tutto il territorio ligure fino all'11 aprile la didattica a distanza al 100% per le scuole secondarie di secondo grado, statali e paritarie, oltre che per la formazione professionale, gli istituti tecnici superiori e i percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore. Esclusivamente nell'imperiese e nel savonese, sulla base delle disposizioni dell'ultimo decreto governativo, il passaggio in zona rossa fino all'11 aprile comporta la Dad al 100% anche per la seconda e la terza media.


Le province di Savona e Imperia hanno superato significativamente la soglia di rischio per la zona rossa di 250 positivi ogni 100 mila abitanti alla settimana arrivando "entrambe sopra i 270 casi". Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti stasera nel punto stampa sulla pandemia motiva la decisione di inserire il Ponente ligure in zona rossa da domani all'11 aprile. La provincia di Savona sarebbe arrivata a 286 positivi ogni 100 mila abitanti alla settimana. Mentre i trecento casi positivi giornalieri registrati oggi in provincia di Genova secondo Toti "non derivano da nessun cluster particolare, ma semplicemente dalla maggiore diffusione del virus". Genova si attesta su una media di 3 casi su 10 mila abitanti "in una fase non di particolare rischio".