cronaca

L'episodio durante una diretta televisiva
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 Aggressione verbale per il sindaco Pierluigi Peracchini, oltre che per l’onorevole Paita e tutta la troupe giornalistica in diretta su un programma nazionale per un approfondimento sul Coronavirus. Una signora “in stato di alterazione”, ha scritto il sindaco nella nota stampa, ha messo in discussione le ordinanze e le misure di prevenzione anche più banali, quali l’uso della mascherina.


"Vorrei esprimere la mia solidarietà a tutti coloro che erano con me e ringrazio la Polizia Municipale che è intervenuta prontamente. Questa potrebbe essere la conseguenza di mettere tutto in discussione, persino i provvedimenti più semplici come l’utilizzo della mascherina, con il rischio che questa discussione infinita possa portare a una pressione sociale insostenibile soprattutto per le fasce della cittadinanza più fragili. Il mio invito è che si interrompa immediatamente questo vergognoso sciacallaggio sulle ordinanze che hanno il doveroso compito di proteggere e tutelare la salute pubblica".

Proprio nei giorni scorsi, infatti, il primo cittadino era stato bersaglio di diverse polemiche per l’ultima ordinanza preparata in accordo con Regione Liguria. "Continuare a dire che le ordinanze sono stupide o che abbiano altre ragioni se non la tutela dei nostri cittadini ci ha portato ben oltre la dialettica politica, facendo passare il messaggio che non debbano essere rispettate".

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"Le ordinanze in materia di salute pubblica vanno invece rigorosamente rispettate e deve immediatamente concludersi questa vergognosa caccia agli ‘untori’", ha poi aggiunto. "I focolai possono succedere in tutta Italia, il punto è come reagire e come gestirli mettendosi la mascherina, mantenendo la distanza sociale e anche innalzando la soglia di prevenzione come è stato fatto con misure più stringenti, ma che stanno già dando i loro frutti. Dobbiamo fare comunità e unirci contro il virus, vincendo questa battaglia solo ed esclusivamente favorendo un clima di solidarietà e soprattutto seguendo le prescrizioni sanitarie".