cronaca

E per i padroni in difficoltà economiche c'è la possibilità di chiedere cure gratuite per il proprio animale sul territorio
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Se vi siete trovati invasi i profili Facebook o Instagram di mici è perché il 17 febbraio c'è stata una grande partecipazione sui social per la Giornata Nazionale del Gatto. La festa, istituita nel 1990, è un appuntamento fisso per i cat lovers e persino su Primocanale si è fatto a gara per lo scatto più bello o originale tra i padroni liguri (GUARDA LA FOTOGALLERY). La scelta della data ha origini incerte, potrebbe risalire al numero romano XVII che anagrammato ricompone la parola "VIXI" (ndr ho vissuto in latino), perché il gatto ha 7 vite. "Tra l'altro qualche tempo fa girava un manifesto molto simpatico con un gatto randagio che diceva 'Se davvero ho 7 vite, fatemene vivere bene almeno una'", spiega Gino Ulivi, coordinatore di Zampatesa, intervenuto su Primocanale, in occasione della festa. "Oppure astrologicamente febbraio è il mese dell'Acquario, segno della libertà, e il gatto è uno degli animali più liberi che esistano". 


Sempre più gatti vengono scelti come animali da compagnia. Nel 2020, le ricerche online di prodotti per i mici sono quasi raddoppiate (+98,5%), secondo un portale online di comparazione prezzi, superando di gran lunga quelle dei loro 'rivali' canini. Ma dalle associazioni del territorio viene rinnovato l'appello di adottare quelli che ancora una casa non ce l'hanno, rivolgendosi ai gattili o alle oasi feline. "Basta cercare su Internet, si trova di tutto dal gattino al gatto con tre zampe o a quello più anziano", ricorda Ulivi. 

E in tempi di pandemia un pensiero va anche ai padroni in difficoltà economica: per loro c'è sempre una mano, o meglio una zampa, disponibile ad aiutare. "Zampatesa è una porta aperta, se hanno difficoltà e il loro gatto sta male, chiamateci e noi li curiamo. Basta presentare un Isee che certifichi lo stato di indigenza e noi come associazione ci attiviamo per tutti".