cronaca

Non inclusa l'area del porto antico, si potrà praticare la pesca
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Corso Italia si presenta deserto e presidiato dalla polizia municipale pronta a fare i dovuti controlli per far rispettare l'ordinanza del sindaco di Genova, Marco Bucci, che vieta dalle 12 di ogni sabato alle 19 di ogni domenica, e fino al 29 novembre, l'accesso e permanenza sui lungomare, fatta salva la possibilità di ingresso e deflusso agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private, e alle spiagge e scogliere, tranne per svolgere attività sportive come nuoto, windsurf, canoa e simili, oppure di sostarvi per l'attività di pesca.

Le aree interessate sono, da ponente a levante:
 la passeggiata di Voltri, la passeggiata "spiaggia di Pra'", via Pegli (lato mare), via lungomare di Pegli (lato mare), giardini Catellani (Pegli), corso Italia (lato mare) e passeggiata Anita Garibaldi (Nervi). Non rientra nelle nuove misure l'area del porto antico. Restano aperti i parchi cittadini ma con un presidio massiccio di volontari della protezione civile per controllare che non ci siano persone senza mascherina o situazioni di assembramenti.

"Le passeggiate e i lungomare che abbiamo vietato al transito e allo stazionamento sono quelli dove si sono registrati i maggiori assembramenti", ha ribadito il sindaco Bucci illustrando l'ordinanza che di fatto chiude alcune aree della città. "Rispetto alle vie indicate nel testo circolato in queste ore sarà inserita anche la passeggiata ai Cantieri Navali Praesi, l'abbiamo aggiunta su segnalazione dei cittadini". Bucci ha poi dichiarato che "nelle zone interessate sarà presente la polizia locale con presidi mobili per aiutare tutti a seguire le disposizioni e abbiamo chiesto al prefetto e a tutte le forze dell'ordine di aiutarci a fare rispettare l'ordinanza". Nelle ultime 24 ore la polizia locale a Genova, ha detto il sindaco, "ha elevato 72 sanzioni di cui 69 a cittadini e 3 ad attività commerciali per il mancato rispetto delle norme anti Covid".

Nel frattempo ache la Campania e la Toscana sono diventate regioni rosse, di massima allerta per il Covid come Lombardia, Piemonte, Calabria, Val d'Aosta e Alto Adige. E con Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Marche che portano a nove le regioni arancioni quasi tutta l'Italia è ormai chiusa o semichiusa. Il verdetto della cabina di regia sulla base dei dati dell'epidemia cambia ancora la geografia del 'lockdown morbido' che impedisce o rallenta mobilità, socialità e attività produttive nel tentativo di fermare il coronavirus.