salute e medicina

La proporzione: mille contagi, cento ospedalizzati, dieci in terapia intensiva, 3-4 morti
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 C'è un'emergenza in sanità, quella di far lavorare normalmente gli ospedali anche sulle patologie che non sono covid: bisogna vaccinarsi, proteggere le categorie più fragili come gli over 65 e non permettere alla variante delta di progredire con rapidità. Così spiega a Primocanale il direttore DIAR emergenza Liguria Angelo Gratarola, che insiste sulla necessità di convincere gli scettici.


Ma qual è la situazione attuale? "In questo momento gli ospedali non sono caricati da malati covid ma dobbiamo tenere presente che esiste sempre un arco temoporale tra l'aumento dei contagi e le necessità ospedaliere soprattutto quando si fa riferimento agli over 60, la categoria più fragile e più a rischio di complicanze", spiega Gratarola.

A mandare in crisi il sistema è che "C'è troppa gente non vaccinata, per esempio tra i giovani che sono il serbatoio naturale di questo virus soprattutto ora con la variante delta che ha contagiosità piu elevata", argomenta Gratarola, che continua: "I ragazzi hanno pochi sintomi o nessun sintomo e anche per questo possono trasportare il virus e farlo circolare rapidamente e colpire quello zoccolo duro di ultra 60enni che non hanno voluto vaccinarsi".

Resta da ricordare, sempre, la proporzione tra contagi e occupazione degli ospedali: "Mille contagi, cento ospedalizzati, dieci in terapia intensiva, 3-4 morti".