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Il difensore rossoblù è nato nella prima città italiana colpita dalla pandemia
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Edoardo Goldaniga, difensore del Genoa, è originario di Codogno, la località del Lodigiano che fu la prima in Italia a essere colpita dalla pandemia. "Andai a trovare la mia famiglia perché il 19 febbraio è l’anniversario della scomparsa di mio papà: non potevo immaginare - dice a calciomercato.com - che sarebbe successo tutto ciò. Il 2020 è stato un anno molto difficile, non solo per Codogno. La mia città è uscita da questa situazione e ora, anche se il virus circola ancora, la situazione è per fortuna più tranquilla. Mi auguro che presto possa essere così per tutta Italia".

"Ciò che ci accadde a settembre ebbe dell’incredibile. Il Genoa fu la squadra più colpita dal Covid-19 di tutta la Serie A. Una situazione difficilissima da affrontare che per fortuna non ha lasciato conseguenze in ciascuno di noi ma che ci ha fatto iniziare la stagione con il freno a mano tirato. Oltre a quelle due settimane di positività - ricorda - abbiamo pagato le conseguenze del contagio anche nei mesi successivi. Quasi tutti i giocatori che sono stati contagiati sono rimasti in qualche modo indeboliti, accusando infortuni di vario genere. Una serie di sfortune in sequenza che per lungo tempo non ci hanno permesso di esprimere il potenziale di cui dispone questo gruppo. Poi con l’arrivo di mister Ballardini le cose sono migliorate".

"L’8 marzo 2020 battemmo il Milan a San Siro. Ricordo bene - conclude Goldaniga - quella partita, fu la prima giocata senza tifosi ma anche l’ultima prima che l’Italia si bloccasse del tutto. Speriamo di poter chiudere quel cerchio contro l’Inter scongiurando in qualche modo il fantasma di ciò che accadde nei giorni immediatamente successivi".