cronaca

Le nuove misure per contenere la diffusione del virus in Liguria
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In Liguria stiamo assistendo a un "aumento dei casi" di contagio da coronavirus "e di pressione sui posti letto di media intensità". Lo ha detto Filippo Ansaldi, coordinatore della task force di Alisa, nel punto stampa in Regione Liguria al termine di una giornata che ha fatto registrare quasi mille nuovi contagi in 24 ore (LEGGI QUI). "Abbiamo osservato un superamento della soglia di attenzione in primis a Genova, ma in tutte le altre province vi è una perdita di linearità nel quadro epidemiologico, con un aumento dei casi non più progressivo, ma esponenziale".

Scatta quindi il divieto di accesso dalle 21 alle 6
in quattro aree della città di Genova: due in centro storico, una a Sampierdarena, una a Certosa. Quella che è stata definita come 'zona arancione', è il nucleo della nuova ordinanza che il sindaco Marco Bucci predispone per limitare l'aumento dei contagi. Il provvedimento per entrare in vigore deve essere prima condiviso con il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, e il prefetto del capoluogo ligure, Carmen Perrotta.

All'interno dei confini della zona arancione, che saranno resi noti  successivamente, nella fascia oraria interdetta si potrà entrare solo per recarsi in esercizi commerciali, ristoranti e bar o se si va a casa. Ancora in fase di definizione le modalità di controllo degli accessi: "Non prevedo posti di blocco con gente in divisa, ma controlli serrati degli agenti, sì. Non ci possiamo permettere lassismi, la nostra libertà finisce dove inizia quella degli altri". In queste aree di Genova non sarà possibile l'assembramento ma neppure la libera circolazione. "Ci si potrà spostare per raggiungere la propria abitazione o un ristorante ma non si potrà stare in giro e sostare", ha chiarito Bucci.


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"Gli ospedali liguri in questi giorni sono stati messi a dura prova,
i tre pronto soccorso dI Genova hanno avuto un carico notevole", afferma il coordinatore delle rianimazioni e i pronto soccorso della Liguria Angelo Gratarola. "Lunedì lo sappiamo è una giornata che si carica dei due giorni di interruzione, però anche oggi (20 ottobre, ndr) che in genere è una giornata più libera ha avuto una pressione molto impegnativa sui tre pronto soccorso di Genova", aggiunge.

In tutta la Liguria scatta il divieto totale di assembramento.
Vietato stazionare all'aperto in gruppi. Divieto di manifestazioni di ogni genere in tutta la regione. I circoli ricreativi possono rimanere aperti solo per la somministrazione di cibi e bevande. Chiusura per tutte le sale gioco dalle 18. Sono misure che "prendiamo al momento, abbiamo ragionato anche delle zone "arancioni" dove si passa solo con motivazione e verranno decise nelle prossime ore di concerto con il prefetto". Queste sono le prime misure di emergenza di contrasto al dilagare del contagio annunciate dal presidente della Regione, Giovanni Toti.

La nuova ordinanza chiede alla direzione scolastica regionale di "ridurre le attività di insegnamento pericolose come le lezioni di musica con i fiati, la ginnastica, o i laboratori promiscui dove le classi si incontrano e gli spazi non possono essere garantiti", ha aggiunto Toti. L'ordinanza è stata fatta di concerto con la Regione Piemonte oltre che con il ministero dalla Salute. Tutte le misure relative alle scuole sono in vigore dal 26 ottobre al 13 novembre. Per quanto riguarda l'insegnamento dell'educazione fisica, è consentito solo qualora avvenga in forma individuale.

A partire dalle 12 di mercoledì 21 ottobre e fino alle 24 del 13 novembre prossimo, l'ordinanza regionale prvede in tutta la Liguria: il divieto assoluto di assembramento; il divieto di manifestazioni pubbliche e private; le attività di sale gioco, sale scommesse e sale bingo sono consentite dalle ore 5 alle ore 18; la chiusura dei centri culturali e sociali e dei circoli ludico ricreativi, consentendo esclusivamente dalle 5 alle 24 i servizi di bar e ristorazione nel pieno rispetto delle specifiche linee guida adottate per queste attività; nelle scuole di ogni ordine e grado è consentita l'attività di educazione fisica svolta esclusivamente in forma individuale.

"Siamo ben lungi dall'avere problemi relativi a ospedalizzazioni e posti letto. La nostra sanità sta incrementando l'offerta, ma abbiamo disperato bisogno dell'aiuto tutti voi per impedire di ri-bloccare tutti gli interventi sulla sanità per convertirla a una grande, gigantesca area di salvataggio Covid", sottolinea Toti. "Per consentire che vadano avanti le attività mediche, non le attività di urgenza che sono sempre state garantite, bisogna ridurre il numero degli ospedalizzati. Lo stiamo facendo in tutti i modi possibili. Vi chiedo di essere molto, molto attenti senza rinunciare alle vostre abitudini di vita, alla vostra socialità seppur limitata, perché questo aiuta la nostra economia, ma facendo in modo tale di non diventare prossimi contagiati Covid", conclude il governatore ligure.