cronaca

Utilizzati non solo dai no green pass ma anche tanti altri cittadini che non possono farlo
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La farmacista di corso Monte Grappa, a San Fruttuoso racconta che con l'obbligo del tampone per tutti i lavoratori il numero dei tamponi effettuati nel gazebo esterno al negozio è raddoppiato in 24 ore: ma in fila per un tampone non ci sono solo i lavoratori e i no green pass, ma pure cittadini che il vaccino lo farebbero volentieri ma non possono farlo.

L'autista dei bus Amt incinta di un maschietto fa il tampone per andare a cena al ristorante perchè il ginecologo le ha consigliato di fare il vaccino dal prossimo mese, il sesto mese di gravidanza; il ragazzino che ha appena compiuto dodici anni, accompagnato in farmacia dalla mamma. Lui il tampone lo vuole fare per andare a vedere la partita del Genoa a Marassi, motivo più che valido, ovviamente perché la fede calcistica è una cosa importante, la mamma, già vaccinata, assicura che presto farà il vaccino anche al figlio, "l'ha fatto anche il marito, in casa siamo favorevoli ai vaccini".

L'autista poi racconta che a bordo dei bus con l'obbligo delle mascherine non mancano le liti fra i passeggeri, perché molti la tengono abbassata sotto il naso. E rivela che nella sua tratta di servizio, lungo la Valbisagno, il traffico è più caotico che mai, perché a suo avviso molti genovesi preferiscono rinunciare al bus e muoversi con i propri mezzi.