cronaca

Federfarma contro il governo, situazione (forse) verso lo sblocco
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"Se qualcuno dice che la categoria dei farmacisti tiene nascoste le mascherine chirurgiche in stock rifiutandosi di venderle a 50 centesimi più iva, dice il falso. Le farmacie hanno venduto tutte quelle che avevano". Il presidente di Federfarma, Marco Cossolo, reagisce così a chi punta il dito sulle farmacie per le (introvabili) mascherine promesse dal premier Giuseppe Conte. "Dopo l'accordo con il Commissario Arcuri, anche solo verbale il giorno 27 aprile, noi farmacisti abbiamo messo in vendita le mascherine che avevamo in stock e qualcuna avuta dai rifornitori. Poi sono terminate e ne abbiamo segnalato la mancanza ad Arcuri stesso", ha ribadito Cossolo.

"Il Governo prima di annunciare il prezzo fisso doveva garantire la fornitura che, come denunciato Federfarma, ancora non c'è", ha denunciato il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, su Facebook. "Pur essendo diventate obbligatorie in molti luoghi pubblici per effetto delle disposizioni del Decreto del 26 aprile le farmacie, che le hanno esaurite ben prima della ripartenza, dicono di non essere state rifornite dalla Protezione Civile", ha sottolineato. "Le uniche presenti al momento sono quelle gratuite di Regione Liguria: ne abbiamo già consegnate 2 milioni e mezzo ai cittadini e altre 500mila le stiamo distribuendo, sempre gratis, tramite le farmacie, che le hanno quasi esaurite. Un nuovo carico da 500mila pezzi è già pronto a partire e dalla prossima settimana sarà disponibile nelle farmacie", ha scritto Toti.

Le mascherine chirurgiche a 'prezzo popolare' potrebbero tornare nelle farmacie entro sabato mattina (9 maggio). Il Commissario Arcuri ha comunicato di aver raggiunto un'intesa con i distributori, rimasti a secco di dispositivi nonostante avessero garantito nei giorni scorsi di averne già a disposizione 13 milioni. E in attesa che la produzione italiana vada a regime prevedibilmente a giugno, la situazione si è sbloccata soltanto dopo l'individuazione di un fornitore nazionale che importa mascherine dall'estero, pronto a procurare in breve tempo 15 milioni di pezzi. Sbloccato il meccanismo, secondo quanto trapela le mascherine chirurgiche a prezzo calmierato dovrebbero arrivare nelle farmacie nell'arco delle prossime 36 ore. Ma il condizionale è d'obbligo.

In Liguria nel frattempo altre 500mila mascherine gratuite saranno messe in distribuzione attraverso le farmacie da mercoledì 13 maggio. Lo ha spiegato l'assessore regionale alla Protezione civile, Giacomo Giampedrone. "Sottolineo ancora una volta che le mascherine del governo annunciate a 50 centesimi ancora non si trovano. Perché molti cittadini, finite le nostre mascherine, si rivolgeranno a quelle a pagamento ed è un problema. Perché l'uso della mascherina è obbligatorio in molte azioni quotidiane che i cittadini sono chiamati a compiere. Vorrei pertanto sottolineare che, probabilmente, giovedì o venerdì le mascherine gratuite saranno terminate e che sono necessarie le mascherine a prezzo calmierato", ha concluso Giampedrone.