cronaca

Dalla Spagna alla Francia fino al Regno Unito di Johnson
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Nei giorni in cui l'Italia e gli italiani attendono il nuovo Dpcm del premier Conte, attività produttive e comparti economici scaldano i motori per la (parziale) riapertura del 18 maggio, ovvero quando si compirà un ulteriore passo in avanti nella 'fase 2'. Anche il resto d'Euorpa, però, continua a fare i conti con il Coronavirus e sebbene non esista una linea comune - perché il virus ha colpito a macchia di leopardo non solo i paesi, ma anche le singole regioni - l'obiettivo resta quello di far ripartire la macchina socio-economica adottando le precauzioni per convivere con il virus che ha travolto il mondo intero. 


SPAGNA. Pedro Sánchez proroga in parte il lockdown per Barcellona e Madrid, le città spagnole 'focolaio' della penisola iberica, ma dà il via libera agli sport all’aperto e alle uscite, di un’ora, per i bambini. La Fase 2 spagnola prevede inoltre la possibilità di consumazione in loco per i bar all'aperto e per i ristoranti, ma solo con il servizio d'asporto, così come in Italia. A differenza della nostra penisola, però, parrucchieri, estetisti e altri negozi al dettaglio hanno già riaperto "perché si stava andando incontro a una crisi economica senza precedenti" spiegano i rappresentanti di categoria.
Nelle regioni spagnole maggiormente colpite dal Coronavius possono inoltre riaprire con un terzo della capacità anche gli hotel e strutture turistiche. Si potrà partecipare ai funerali senza ingressi contingentati e dallo scorso weekend si può persino andare al mare dalle 6 alle 10, ma solo sotto la supervisione della polizia e solo a Barcellona.


GERMANIA. Sono state annunciate la settimana scorsa le misure adottate dalla Germania di Angela Merkel per ripartire. L'allentamento delle restrizioni riguarda i 16 stati tedeschi e prevede la riapertuta di tutti i negozi, come i ristoranti e gli hotel (già dal 9 maggio, ma la decisione spetta alle autorità locali). Gli studenti rientreranno gradualmente a scuola (dopo la ripresa già avvenuta per quelli degli ultimi anni di scuola superiore) e buone notizie anche per lo sport: il campionato di calcio tedesco, la Bundesliga, riprenderà il 16 maggio con un derby molto sentito.
A fronte di un nuovo aumento dell'indice di contagio (R0) a 1.1, e il palesarsi di nuovi focolai tra i lavoratori, non sono mancate le proteste per chiedere che le misure vengano cancellate del tutto e più velocemente. La Germania registra il settimo dato più alto di casi al mondo, 169.218 contagiati e 7.395 morti. La cancelliera ha decretato che le autorità locali dovranno imporre nuovamente le restrizioni in caso di contagi sopra 50 ogni 100mila abitanti. Quindi maggiori poteri alle amministrazioni, per conciliare sanità ed economia.


OLANDA. Ok alla riapertura di asili e scuole elementari in Olanda. Via libera anche alla cultura attraverso le librerie e si può tornare dal parrucchiere: alcuni saloni hanno alzato le serrande allo scoccare della mezzanotte, accogliendo i clienti per celebrare un nuovo step nella lotta al Coronavirus, che a quanto pare aveva messo in seria difficoltà coloro che dovevano rifare la tinta o cambiare acconciatura. Curiosità: la Antoinette van Zalinge, un istituto primario di Amsterdam, ha persino steso il tappeto rosso per l’ingresso degli alunni. L’Olanda è tra i Paesi che stanno facendo pressioni all’Europa per contenere – e rimodulare - gli interventi di aiuto nei confronti di Italia, Francia e Spagna, ovvero i tre paesi che hanno subito maggiormente gli effetti nefasti del lockdown.


UK. Nello stato insulare della tanto discussa 'immunità di gregge', il premier Boris Johnson ha illustrato le nuove norme post-lockdown. Tanti i punti interrogativi e i dubbi, che Johnson ha sciolto oggi in parlamento autorizzando i cittadini a “stare al parco, viaggiare verso altre destinazioni, fare sport, ma solo con membri della famiglia” e rispettare il distanziamento sociale con nessun assembramento oltre le due persone, per coloro che non sono della stessa famiglia, a due metri di distanza all’aperto. Al momento vietate le visite ad amici, soprattutto niente party privati (come aveva ammonito lo stesso premier Conte).
Tra le novità la ripresa, dal 1 giugno, della scuola per gli studenti dal primo al sesto anno. Niente da fare per la scuola secondaria, che potrebbe riaprire direttamente a fine estate. Mercoledì sarà anche la volta dei campi da golf, ma beninteso soltanto nella patria inglese. Saranno autorizzate anche attività sportive per il basket, il tennis e la pesca, ma senza contatti con persone esterne alla cerchia familiare. Insomma, meglio le attività individuali, sempre e comunque. In Scozia sono state autorizzate le sedute di allenamento all’aria aperta individuali una volta al giorno, con la raccomandazione di stare a casa il più possibile. Nel frattempo in Galles hanno riaperto numerosi parchi. 


FRANCIA. Trascorsi 55 giorni di isolamento domiciliare con forti limitazioni alla libertà personale, oggi inizia l’allentamento delle misure restrittive anche in Francia. I cittadini possono uscire di casa senza le ormai celebri autocertificaizoni – diverse da quelle italiane e fondate su altre basi – con una precisazione per i mezzi pubblici, che sono riservati ai lavoratori nelle due fasce orarie di picco e con obbligo di mascherina.
A preoccupare Macron sono state le prime ore del mattino, in cui sembrava verificarsi un ‘liberi tutti’ dettato da un mix di stress e crisi sociale. Oggi rientrano a scuola anche gli studenti delle elementari, riaprono i negozi di abbigliamento, le librerie, i parrucchieri e i fiorai. Ma ristoranti, cinema e bar restano chiusi, perché non sembrano esserci i numeri giusti per scongiurare un nuovo picco di contagi.


SVIZZERA. Impossibile non parlare della ricca vicina dell'Italia: la Svizzera, dove tanti lavoratori italiani sono rimasti bloccati o impossibilitati a ricongiungersi con i familiari, pena la quarantena. Così, dopo un primo allentamento ‘record’ il 27 aprile con parrucchieri e saloni estetici compresi, oggi riaprono le scuole dell’obbligo e riprendono le loro attività le biblioteche, ma anche ristoranti e bar dotati di DPI.
La ripartenza è più ampia di quanto inizialmente previsto, alla luce di un drastico calo dei contagi nelle ultime settimane. Ogni settore ha elaborato misure di protezione ad hoc. Bar e ristoranti non possono avere più di quattro persone allo stesso tavolo e tra i tavoli ci devono essere almeno due metri di distanza. L’esempio svizzero farà sicuramente da apripista per gli altri governi.


PORTOGALLO E BELGIO. Tra i paesi colpiti in maniera minore dal virus si registra il caso del Portogallo, che non ha comunque voluto forzare il lockdown per evitare ricadute. Antonio Costa ha permesso insieme alla fase 2 la riapertura di piccoli negozi, mentre parrucchieri e concessionari di automobili avevano già ripreso a lavorare. La prossima fase di riapertura scatterà il 18 maggio.
In Belgio la maggior parte delle aziende hanno riaperto oggi i battenti, mantenendo le norme di distanziamento e con obbligo di mascherine. Ma restano chiusi bar e ristoranti. Il Belgio non ha avuto vita facile nel mese di aprile e perciò il governo ha optato per la massima prudenza.