cultura

Anno accademico prolungato. E agli studenti: "Continuate a studiare"
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L'Università di Genova non si ferma nonostante l'emergenza Coronavirus: la vita universitaria continua anche online per gli studenti liguri. Nel giro di una settimana, tutti i corsi sono diventati telematici attraverso diverse modalità: slide commentate, lezioni registrate e addirittura in diretta streaming con la possibilità per i ragazzi di fare domande e interagire. "Devo proprio ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile questo passaggio non scontato per il nostro ateneo", ha detto a Primocanale il rettore Paolo Comanducci. "Tutti i professori si sono attivati per dare il proprio contributo da casa e questa situazione ci ha fatto capire come in futuro questi strumenti che stiamo utilizzando potranno integrarsi alle lezioni frontali".

Ci si continua a laureare comunque, rigorosamente da casa. "Abbiamo fatto già un centinaio di esami di laurea, ovviamente è mancata un po' la magia del momento tra brindisi e festeggiamenti coi parenti, ma recupereremo", ha detto il rettore. "Per gli esami abbiamo fatto qualche orale, ma fortunatamente questo non è un periodo di appelli e speriamo che per la sessione estiva si riusciranno a fare in presenza”. Per questo l’invito ai giovani liguri è: “State a casa e studiate, non prendete questo periodo come una vacanza perché gli esami ci saranno presto, approfittatene per portarvi avanti”.

Ma l’anno accademico è già stato prolungato di un mese, con la possibilità per tutti gli studenti di laurearsi in tempo e non perdere l’anno per poi iscriversi alla magistrale così come anche la scadenza del pagamento della terza rata delle tasse è stata portata a giugno. Anche per i tirocini, tutti sospesi tranne quelli sanitari, anche se “nella maggior parte dei casi li abbiamo voluti togliere per evitare che i ragazzi rischiassero di portare il virus ai pazienti, si cercherà di spostare ciò che è spostabile o con il Ministero di convertire le ore con altri tipi di attività”. Così come gli Erasmus sono stati rimandati e non cancellati per chi potrà partire prossimamente. “Adesso ci stiamo occupando anche di chi vorrebbe tornare nel proprio paese e di chi all’estero vorrebbe venire a casa, con il Governo stiamo cercando delle soluzioni”.