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Nulla di fatto al termine della riunione tra il ministro dello Sport Spadafora e i rappresentanti di Figc e Lega
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 La ripresa della serie A resta ancora un'incognita. Si è conclusa con un nulla di fatto nel primissimo pomeriggio la riunione tra il Ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora (nella foto), e tutte le componenti del calcio.


Sul tavolo, il protocollo medico della Figc e le date per l’eventuale ripresa del calcio italiano, chiesta ieri ufficialmente all’unanimità dall’Assemblea della Lega di A. Al termine dell'incontro, Spadafora ha spiegato di volersi confrontare con il Ministro della Salute, Speranza, e col Comitato Tecnico Scientifico. Solo in un secondo momento arriverà una decisione mentre il vertice di oggi è stato dedicato a un confronto tra tutte le parti.
Intanto, emerge un dettaglio scomodo: più passerà il tempo, maggiore sarà la possibilità di veder slittare l’inizio degli allenamenti per le squadre professionistiche. La data del 4 maggio potrebbe ora riguardare soltanto le sedute per sport individuali: non è da escludere che per il calcio gli allenamenti possano slittare al 18 maggio, con conseguente spostamento della partenza del campionato al fine settimana del 6/7 giugno. Il tutto ovviamente sarà legato all'evoluzione della situazione della pandemia Covid-19: comunque prima del 4 maggio ci sarà un nuovo confronto tra le parti, mentre in settimana dovrebbe esserci un nuovo contatto tra il Ministro Spadafora e il presidente Figc Gravina.
Intanto i club professionistici sono stati precettati per dar corso alla sanificazione degli impianti da iniziare al più presto. Su tutto aleggia la questione diritti tv, su cui grava il braccio di ferro tra i club e le emittenti sui pagamenti e sulla dilazione degli stessi per lo stop per la pandemia.