salute e medicina

Il bilancio in Liguria
5 minuti e 21 secondi di lettura
Continua a salire il drammatico bilancio dei morti in Liguria positivi al coronavirus. Sono 809 i casi positivi, 79 in più rispetto alla giornata di martedì e da inizio emergenza sono 73 decessi. Salgono invece a 47 le persone guarite ma che risultano ancora positive e che al momento si trovano nelle proprie abitazioni.  


"Dovete stare a casa, ci giochiamo la vita dei nostri corregionali" il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti in conferenza stampa invita tutti alla responsabilità e a seguire le indicazioni del governo e limitare gli spostamenti a questioni di lavoro o urgenza. "Crescono i contagi - spiega Toti - ma cresce anche la capacità di risposta delle nostre strutture sanitarie ma questa non è infinita per questo è fondamentale seguire le indicazioni. Giovedì ci verrà consegnata la nave-ospedale. Per quanto riguarda l'utilizzo dei tamponi cresce anche la nostra capacità di analizzarne, siamo partiti con un laboratorio ora sono quattro". Toti non risparmia una stoccata alle opposizioni per la questione delle mascherine destinate al personale sanitario della Liguria.

Preoccupazione anche per l'arrivo sabato prossimo a Savona della Costra Luminosa. "Per il momento arriverà a Savona - spiega ancora Toti -. Siamo in contatto con il ministro dei Trasporti De Micheli, il ministro della Salute Speranza, il ministro degli Esteri Di Maio. Abbiamo fatto presente tutte le nostre preoccupazioni. Costa Crociera sta lavorando con il governo per cercare di scaricare più passeggeri possibili a Marsiglia. Ora aspettiamo l'evolversi della situazione. E' evidente che il governo ci deve comunicare come intende gestire questa situazione, noi siamo pronti a fare il nostro di certo la Asl2 Savonese non è in grado di farsi carico della gestione degli eventuali malati gravi" presenti nella nave.  


IL BILANCIO – Sono 809 le persone positive in Liguria, 79 in più di ieri. Aumentano anche le persone clinicamente guarite che sono, ad oggi, 67, 13 in più di ieri. Nel dettaglio: positivi: 809 persone (79 in più rispetto a ieri). Di questi gli ospedalizzati 502 (101 in più di ieri) di cui 100 in terapia intensiva (15 in più di ieri) Questa la suddivisione per azienda/Asl: Asl1 - 71 (12 terapia intensiva), Asl2 - 86 (11 terapia intensiva), ASL 3 Colletta di Arenzano/Gallino Pontedecimo – 2, Asl 3 Villa Scassi – 59 (8 in terapia intensiva), ASL 3 Micone di Sestri Ponente – 1, Asl4 - 22 (8 terapia intensiva), Asl5 - 57 (12 terapia intensiva), San Martino - 101 (29 terapia intensiva), Galliera - 49 (13 terapia intensiva), Gaslini - 3 già dimessi , Evangelico – 51(7 terapia intensiva), Al domicilio 307 (22 in meno di ieri). Clinicamente guariti (ma restano positivi e sono a casa): 67 (13 in più di ieri). Sorveglianze attive: totali 1812 persone di cui: Asl1 – 330, Asl2 – 291, Asl3 – 310, Asl4 – 460, Asl 5 – 421. Deceduti 73 – 13 più di ieri (sono sempre esclusi dal totale i due campioni effettuati su altrettante salme).


LE VITTIME -  Segnalati i decessi di una donna di 88 anni genovese, una donna di 90 anni genovese, un uomo di 80 anni genovese, una donna di 88 anni genovese, un uomo di 85 anni del comune di Arenzano, un uomo di 75 anni del comune di Ceranesi, un uomo di 84 anni genovese e un 89enne sempre genovese. In tutti i casi i pazienti presentavano comorbidità. L’ospedale Ospedale Gallino ha poi segnalato un altro decesso: un uomo di 81 anni genovese, con comorbidità, ricoverato nel reparto di Medicina Gallino proveniente da reparto di Cure Intermedie Gallino e precedentemente da Medicina 9/2 Villa Scassi.


Altre vittime si sono registrate presso il Policlinico San Martino: un paziente residente a Genova di 75 anni, ricoverato presso l’Osservazione Breve Intensiva del Pronto Soccorso, un paziente di origini catanesi residente a Genova di 76 anni, ricoverato presso il Padiglione 10, un paziente nato in provincia Reggio Calabria e residente a Genova di 84 anni, ricoverato presso il reparto di Malattie Infettive e infine una paziente nata a Siracusa ma residente a Genova di 97 anni, presso Medicina d’Urgenza Monoblocco. Inoltre, nell’ospedale policlinico San Martino di Genova sono 35 i ricoverati in Malattie Infettive, 29 in Rianimazione, 26 al Padiglione 10.

Infine, un uomo di 79 anni, ricoverato in Medicina d’Urgenza presso l’Ospedale Sant’Andrea e residente nella provincia della Spezia è deceduto alle prime luci dell'alba e un altro uomo di 86 anni, genovese, ricoverato nell'Ospedale Galliera di Genova è deceduto nella mattinata: il Covid-19 è stato ritenuto concausa del decesso.


LA SITUAZIONE DEGLI OSPEDALI - A fronte della saturazione dei letti di Rianimazione del terzo piano del Monoblocco, come da programmi è ufficialmente iniziata l'occupazione della nuova Rianimazione Cardio Chirurgica, ubicata al secondo piano del Monoblocco". La comunicazione arriva direttamente dalla direzione sanitaria dell'ospedale San Martino di Genova. Saturo, dice l'ospedale, anche il Padiglione 10. CLICCA QUI PER TUTTI I DETTAGLI

NUOVI POSTI LETTO A LAVAGNA – Nel frattempo si è provveduto all'accorpamento della Struttura Complessa Urologia e Otorinolaringoiatria con la Struttura Complessa di Chirurgia al I piano dell'Ospedale di Lavagna per complessivi n. 27 posti letto in funzione della necessità di ottimizzare le risorse umane per fronteggiare l'emergenza. Inoltre, sono in arrivo anche forze fresche per la sanità genovese. La Asl 3 ha pubblicato gli avvisi di ricerca per 20 infermieri, 10 assistenti sanitari e 21 medici. CLICCA QUI PER TUTTI I DETTAGLI. 

CHIUSURA PRIMO INTERVENTO OSPEDALE CAIRO MONTENOTTE - Data la situazione contingente e la grave emergenza che sta mettendo a dura prova tutte le strutture aziendali mercoledì 18 marzo 2020, il Commissario straordinario di Asl 2 Paolo Cavagnaro, in condivisione con l’Assessorato alla Sanità e la Direzione di Alisa, sentito il Collegio di Direzione, ha stabilito la chiusura temporanea dei reparti di degenza e del Punto di primo Intervento (PPI) dell’Ospedale di Cairo Montenotte, a partire da venerdì 20 marzo.

LA NAVE OSPEDALE - "Ho appena firmato l’atto che dà il via all’apertura della nave-ospedale, che presto sarà pronta per accogliere le degenze post ospedaliere dei nostri malati di coronavirus. Sono tante le persone che dopo le dimissioni non hanno le condizioni idonee per proseguire la quarantena nelle loro case. Per questo oltre alle nave, abbiamo individuato anche la struttura polivalente Danilo Ravera di Viale Cembrano a Genova, la scuola di polizia penitenziaria di Cairo e l’ex ospedale Falcomatà della Spezia. Nuovi posti letto creati in tempi record per fronteggiare l’emergenza. In Liguria nessuno deve essere lasciato solo, ora più che mai" così il governatore Toti.