cronaca

Sono 71 i casi in tutta la regione di cui 11 in rianimazione, 523 sorvegliati
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E' morto un uomo di 74 anni, residente nella provincia di Savona, ricoverato da giorni nel reparto di malattie infettive dell'ospedale San Paolo in condizioni critiche con polipatologie. Era positivo al coronavirus. Il decesso è avvenuto il 7 marzo, lo rende noto la Asl2.

E' la settima vittima che si registra in Liguria
. I pazienti ricoverati nei presidi ospedalieri del savonese con infezione da Covid-19 sono otto. Nell'Ospedale di Savona ci sono 2 ricoverati. Nell'ospedale di Albenga, presso il reparto Malattie Infettive ci sono 6 ricoverati. Tre pazienti ieri sono stati trasferiti a Genova.

IL NUOVO DECRETO DELLA REGIONE -
Nel nuovo decreto emenato dalla Regione Liguria sono contenute una serie di norma che hanno il fine di tracciare i residenti della Lombardia e della altre 14 province di fatto chiuse dal governo dopo il decreto firmato l'8 marzo che ha il fine di contrastare la diffusione del coronavirus in Italia. (LEGGI QUI).  Di fatto viene imposto ai residenti di queste province che si trovano in Liguria dallo scorso 24 febbraio di far presente attraverso una mail e un numero di telefono creati ad hoc la loro presenza nel territorio ligure auto-segnalandosi. La misura entra in vigore alle ore 14 di lunedì 9 marzo. Ai responsabili delle strutture ricettive e ai proprietari e detentori di strutture immobiliari a uso turistico è fatto divieto di ospitare persone provenienti dalla Lombardia e dalle 14 province individuate dal governo e soggete alle limitazioni contenute nel decreto firmato dal premier Conte nelle prime ore dell'8 marzo. Sono escluse dalle misure le persone residenti in Liguria e quelle che si muovono per comprovate esigenze lavorative. "Chi è ‘fuggito’ in Liguria per evitare quelle prescrizioni dovrà rispettarle, cioè stare a casa", ha precisato Toti. I numeri ai quali segnalarsi sono 010.5488679 o 010.5485767 oppure l'indirizzo mail .

I POSITIVI IN LIGURIA - In Liguria sono a oggi 71 le persone positive al coronavirus
, di cui 50 in ospedale. Di questi, 11 sono in terapia intensiva. "Sono numeri che stanno crescendo e ci aspettiamo che continuino a crescere", ha detto il governatore ligure, Giovanni Toti, nel punto stampa in Regione. Con le misure finora adottate dall'ente, "abbiamo cercato di contenere i cluster e credo che ci abbia fatto guadagnare qualche giorno di tempo, rispetto alle altre regioni". Sono intanto 573 le persone in sorveglianza attiva.

Il primo genovese positivo al coronavirus
è invece  un uomo di 72 anni, definito "paziente complesso con fattori di rischio per malattie respiratorie croniche", come comunicato dall'Ospedale San Martino. L'uomo era passato dal pronto soccorso dell'ospedale Villa Scassi (avvisato nel frattempo), visitato e dimesso. Ma l'uomo ha deciso di presentarsi al Pronto Soccorso dell'ospedale San Martino per ulteriori consulenze.

La direzione sanitaria dell'ospedale San Martino
, grazie alla testimonianza dei parenti del paziente ricoverato prima in Pneumologia e poi in Malattie infettive, ha ricostruito il percorso compiuto dal malato. L'uomo la settimana scorsa si era recato dal medico di base per diffusi problemi di salute, che gli ha prescritto una cura senza pero' sortire effetti. Sabato 29 ha accusato un malore, che conseguentemente ha prodotto il trasporto in ambulanza al Villa Scassi. In seguito alle dimissioni, è rientrato all'abitazione fino a martedì sera, quando, a causa di difficoltà respiratorie è stato visitato dalla Guardia Medica; rilevate delle complicazioni, e' stato contattato il 118, che ha favorito un secondo ricovero, questa volta al San Martino, dove l'accesso è avvenuto con ambulanza e non in autopresentazione.

LA SITUAZIONE AL SAN MARTINO -
Sono passati da 10 a 18 i pazienti positivi al coronavirus ricoverati all'ospedale San Martino di Genova. In Malattie infettive ci sono 11 pazienti (oltre a questi ci sono tre persone in attesa di tampone). Sono 7 i pazienti in Rianimazione, in assistenza ventilatoria invasiva, stabili nella loro gravità. Tra questi un genovese di 73 anni, secondo caso di positività in città.

LA SITUAZIONE NEL SAVONESE - Nell'ospedale di Albenga, nel reparto Malattie Infettive, i pazienti in ricovero sono 6. Rispetto a ieri sono stati trasferiti a Genova un uomo di Soresina di 76 anni e due uomini di 62 e 47 della provincia di Savona. Rimane in reparto la donna di 83 anni residente a Maleo (Lodi), in condizioni stabili, giunta tramite 118. Sono inoltre ricoverati nello stesso reparto: un uomo di 90 anni di Alessandria in condizioni stabili giunto da altro reparto, un uomo di 83 anni della provincia di Savona in condizioni critiche arrivato attraverso triage dedicato, un uomo di 58 anni della provincia di Savona, stazionario, giunto attraverso triage dedicato, un uomo di 54 anni della provincia di Savona, stazionario, giunto attraverso il 118, e un uomo di 50 anni della provincia di Savona giunto attraverso triage dedicato e che attualmente si trova in condizioni critiche. Nell'ospedale di Savona ci sono 2 ricoverati: una donna di 74 anni residente a Castiglione d'Adda in miglioramento, un uomo di 79 anni residente a Pizzighettone in condizioni stabili, entrambi ricoverati presso il reparto di malattie infettive di Savona e giunti in Ospedale tramite 118.

LA SITUAZIONE NELLO SPEZZINO -
Crescono i pazienti affetti da coronavirus ricoverati all'ospedale della Spezia: in 24 ore sono passati da 5 a 9. Colpisce il fatto che provengono da vari comuni e a parte il caso del cosiddetto paziente zero, l'uomo di Pignone, tutti gli altri pare non abbiano avuto contatti con soggetti di aree infette. I ricoverati vengono dai Comuni di Pignone, Spezia (2 casi), Riccò del Golfo, Arcola, Luni, Levanto, Sarzana, Beverino. Un paziente di Spezia, un uomo di 68 anni ricoverato in Rianimazione (l'unico, gli altri sono a malattie infettive), un uomo di 46 anni di Levanto, un 54/enne di Sarzana e un 53enne di Beverino sono i casi nuovi. L'età dei positivi al covid-19 degli spezzini è bassa rispetto ad altre zone: fatta eccezione di per un uomo di 72 anni, gli altri hanno tra i 46 e i68 anni. Sono tutti maschi. Per due le condizioni sono in peggioramento: si tratta del paziente di Arcola di 48 anni e di quello di Levanto di 46 anni.

LA SITUAZIONE NELL'IMPERIESE - Sono 9 le persone ricoverate all'ospedale di Sanremo per positività al coronavirus. Sono tre in più nelle ultime 24 ore. Sette sono nel reparto di malattie infettive. Due pazienti della provincia di Imperia di 85 e 76 anni sono nel reparto di rianimazione. Al fine di adottare le misure organizzative del nuovo Decreto Ministeriale, gli uffici comunali del Comune di Sanremo rimarranno chiusi al pubblico per lunedi e martedì. Rimarranno invece aperti gli uffici dedicati ai servizi essenziali quali Polizia locale, stato civile, anagrafe.

LA SITUAZIONE IN ITALIA
- Con 133 morti in un solo giorno - le 24 ore piu' drammatiche finora - l'Italia fa segnare un bilancio di 366 vittime per coronavirus, e diventa il secondo al mondo dopo la Cina, ma anche nuove polemiche politiche: la chiusura della Lombardia e di 14 province del nord decisa nottetempo dal governo, ma soprattutto la modalita' con cui e' stata comunicata, ha scatenato lo scontro tra i governatori del centrodestra e il premier Giuseppe Conte. Scontro che si e' tentato di ricucire con una videoconferenza durata gran parte del pomeriggio, alla fine della quale e' stata varata una nuova ordinanza di Protezione Civile, valida per tutte le Regioni, che ha spiegato alcuni punti rimasti non chiari del Dpcm, in particolare la liberta' del transito delle merci e dei lavoratori e uffici pubblici aperti anche nelle "zone chiuse". Una "nuova fase con regole omogenee per tutti", ha chiarito il ministro Francesco Boccia. Ed in tarda serata e' arrivata anche la direttiva ai prefetti diramata dal Viminale che prevede controlli nelle stazioni, negli aeroporti e lungo le strade della Lombardia e delle 14 province interessate dal decreto. L'interesse di tutti e' che l'intera Italia reagisca insieme alla lotta contro il virus, che rischia di avere anche ricadute sociali, come annunciano le rivolte nelle carceri, come quella di Modena, che ha provocato pure la morte di un detenuto. Impressiona anche il dato dei malati, che sono arrivati a 6.387, con un incremento di 1.326 persone rispetto a ieri. I casi totali - compresi morti e guariti - sono 7.375. Per numero di contagiati l'Italia e' al quarto posto dopo Cina, Corea del Sud e Iran, sempre secondo la John Hopkins University. Finora sono guarite in tutto 622 persone, 33 piu' di ieri.

Aumentano intanto anche i pazienti ricoverati in terapia intensiva - il fronte piu' delicato -: sono ora 650, 83 in piu' rispetto a ieri. La Lombardia ne conta ben 399,con un incremento di 40 in un solo giorno, per una situazione dei reparti al collasso che ha portato ai primi 13 trasferimenti dalla regione in quelle limitrofe. Distanziata al secondo posto per numero di ricoveri in terapia intensiva l'Emilia Romagna con 75 pazienti, quindi il Veneto con 47 e il Piemonte con 45. In dettaglio le vittime sono 267 in Lombardia (113 in piu' di ieri), 56 in Emilia Romagna (+8), 18 in Veneto (+5), 7 nelle Marche (+1), 5 in Piemonte, 6 in Liguria (+2), 3 in Puglia (+1), 3 nel Lazio (+2) e uno in Friuli Venezia Giulia. Dai dati della Protezione Civile emerge che i malati delle regioni piu' colpite sono 3.372 in Lombardia, 1.097 in Emilia-Romagna, 623 in Veneto, 355 in Piemonte, 265 nelle Marche, 165 in Toscana. Nella fascia d'eta' delle vittime di coronavirus, "non ci sono variazioni significative, si tratta sempre di pazienti piuttosto anziani - osserva Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto superiore di sanita' -, il 60% ultraottantenni, la quasi totalita' sopra i 70 anni, con presenza di piu' patologie croniche, ma che rispetto alla loro fascia d'eta' hanno una mortalita' piu' bassa rispetto ai dati disponibili, quelli cinesi". L'importante e' ora fermare il virus: "Dobbiamo provare a limitare il piu' possibile le occasioni di contagio. I numeri sono significativi e quindi anche se richiedono sacrifici sono misure giuste e i cittadini devono aiutarci con il loro comportamento a vincere questa sfida", ha spiegato il ministro della Salute Roberto Speranza: "Il servizio sanitario e' forte, acquisteremo delle nuove strumentazioni, ma non basta se non c'e' un forte contenimento" dell'epidemia.



PAZIENTI LOMBARDI IN PIEMONTE E LIGURIA - Due pazienti in terapia intensiva all'ospedale di Pavia, non affetti da coronavirus, sono stati trasferiti all'ospedale di Moncalieri (Torino), secondo quanto si apprende dalla Protezione civile. E' il primo intervento effettuato dalla Centrale remota per le operazioni di soccorso sanitario (Cross) per alleggerire le terapie intensive della Lombardia, ormai ai limiti della capienza. Potrebbero essere in tutto una ventina i pazienti che la Lombardia chiederà di trasferire nelle regioni limitrofe, Liguria e Piemonte in primis. Si privilegiano i degenti in terapia intensiva con patologie diverse dal coronavirus per evitare tutte le complesse procedure legate al trasferimento di questo tipo di pazienti.

REGIONI CHIEDONO CONFRONTO A CONTE - Attivare subito, con assoluta urgenza, un tavolo di confronto tra il Governo, le Regioni e le Province autonome. Lo chiede il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, con i presidenti di Lombardia, Veneto, Liguria, Sardegna, Sicilia, Abruzzo, Umbria e delle Provincie autonome di Trento e Bolzano. Insieme, infatti, hanno sottoscritto una richiesta di confronto immediato, in videoconferenza, con il premier Conte relativamente alle disposizioni dell'ultimo decreto sull'emergenza coronavirus.

TENDE PRE-TRIAGE IN OSPEDALE - Dopo il San Martino di Genova, arrivano le tende pre-triage davanti ai pronto soccorso dell'Asl1 di Imperia e dell'Asl5 della Spezia. A Ponente oggi le tende sono state allestite presso gli ospedali di Imperia, Sanremo e Bordighera, in collaborazione con le Pubbliche Assistenze, la Protezione Civile e la Croce Rossa. A Levante sono state allestite a cura della Protezione Civile le tende davanti ai pronti soccorso della Spezia e di Sarzana. Queste strutture faranno da filtro per i cittadini che si autopresenteranno: il personale presente sarà dotato di dispositivi di protezione e sposterà gli accessi, facendo indossare ai pazienti la mascherina chirurgica. Le tende pre-triage dove assistere i pazienti che si presentano ai pronto soccorso in maniera autonoma, sono stati montate anche davanti al pronto soccorso dell'ospedale di Lavagna e dell'ospedale Vialla Scassi.

CONSIGLIO REGIONALE REVOCATO -
Il presidente del Consiglio regionale Alessandro Piana, sentito l'Ufficio di presidenza dell'Assemblea legislativa, ha deciso di revocare la seduta del Consiglio, prevista per martedì 10 marzo, e delle Commissioni convocate per lunedì 9 marzo. La decisione è stata assunta in seguito agli ultimi sviluppi relativi all'emergenza sanitaria provocata dal Coronavirus. Il presidente Piana ha ricordato che decisioni analoghe sono state assunte da altri presidenti di Consigli regionali.