cronaca

Il bilancio: 617 persone positive di cui 73 in terapia intensiva
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In Liguria continua a salire il numero di vittime del Coronavirus. Secondo i dati forniti dalla Regione Liguria, dall'inizio dell'emergenza sono morte 50 persone, di cui 17 solo nella giornata di oggi, oltre a due anziani trovati positivi post mortem. Al momento sono 617 le persone positive al Covid-19 in Liguria.

Negli ospedali del territorio sono ricoverate complessivamente 328 persone, di cui 73 in terapia intensiva. Altre 42 persone sono clinicamente guarite ma in isolamento perché ancora positive al virus. Sono 1635, infine, le persone sottoposte a sorveglianza attiva in tutto il territorio regionale. I contagiati in Italia solo oltre 23mila con il trend in calo per la prima volta, oggi 338 decessi e le vittime dall'inizio dell'emergenza in Italia salgono a 2158. segnalate 414 guarigioni in un giorno in tutto il Paese.

I NUMERI DEL BOLLETTINO IN LIGURIA AL 16 MARZO - Ecco la divisione degli ospedalizzati: Asl1 - 39 (di cui 8 in terapia intensiva); Asl2 - 89 (12 in terapia intensiva); Asl3 Colletta di Arenzano/Gallino Pontedecimo – 3; Asl3 Villa Scassi – 17; Asl3 Micone di Sestri Ponente - 1;Asl4 – 13 (4 terapia intensiva);  Asl5 - 33 (10 in terapia intensiva); San Martino – 85 (24 in terapia intensiva);  Galliera - 30 (7 in terapia intensiva); Evangelico – 38 (8 in terapia intensiva). Al Domicilio 247 (+75). Clinicamente guariti (ma restano positivi e sono a casa): 42 (9 in più di ieri). Deceduti ad oggi: complessivamente 50 dall’inizio dell’emergenza (+17). (Sono sempre esclusi i 2 campioni su altrettante salme). Persone in sorveglianza attiva - 1635 totali di cui: Asl1 – 282; Asl2 – 316; Asl3 – 273; Asl4 – 358; Asl5 – 406. 

POSTI LETTO IN PIU' E MASCHERINE -
Centoventi nuovi posti letto per l'emergenza coronavirus sono stati realizzati all'ospedale San Martino di Genova e nelle prossime ore ospiteranno i primi pazienti. Sono 40.727 i dpi in arrivo in Liguria, grazie anche alla Sardegna. Entro questo martedì il materiale dovrebbe arrivare a Genova ed essere messo a disposizione del servizio sanitario pubblico e degli operatori della sanità regionale. Il totale dei dispositivi in arrivo ammonta a 40.727 pezzi di cui 2.560 mascherine del tipo Ffp2 e 4.125 mascherine del tipo Ffp3 a cui si aggiungono 27.496 occhiali a mascherina, 7.985 mascherine monouso e 5246 tutti.

Il governatore della Liguria Giovanni Toti ha fatto il punto della situazione: "I numeri ci dicono che quanto predisposto potrebbe essere sufficiente a garantire le terapie migliori anche per sindromi severe. Sempre che le procedure rigide applicate continuino con grande rigore e attenzione - ha aggiunto Toti -. Stiamo lavorando ininterrottamente per aumentare offerta ospedaliera. Ho visitato oggi l'Ospedale San Martino dove ci saranno ulteriori posti letto per terapie intensive e medio intensive. Arriveremo a 140 terapie intensive nelle prossime settimane e saranno disponibili via via che il picco cresce, in attesa che presto smetta di crescere".

"L'aumento dei posti ci consente anche a dare sostegno alla Lombardia. Domani potremo offrire tre terapie intensive" ha annunciato il governatore. "Il bollettino non ci può lasciare sereni, siamo vicini a tutti coloro che soffrono per le persone morte" ha detto ancora Toti. Sul capitolo mascherine Toti ha detto che "nonostante qualche partito si bulli di arrivi, i flussi sono insufficienti, anzi irrilevanti. Mi auguro che linee di rifornimento aumentino. Ci siamo mossi e stiamo costruendo una rete logistica di produzione ligure per diventare autosufficienti. Ringrazio i farmacisti sotto stress che ci hanno dato una grande mano, ringrazio i veterinari che corrono in aiuto. Capisco le paure, abbiamo diramato circolari su sanificazioni, che sono utili solo in certi casi. E' importante l'igiene personale".

Il governatore ha annunciato anche da martedì tre pazienti positivi al coronavirus attualmente in terapia intensiva in Lombardia saranno trasferiti in Liguria per sgravare le strutture sanitarie lombarde in difficoltà a causa dei tanti casi. Mentre, sempre secondo quanto riferito dal presidente della Regione Liguria, il 10% delle persone risultate sintomatici fanno parte el personale sanitario della regione, circa 50-60 persone, di queste nessuna si trova in rianimazione.


ASSUNZIONI IN LIGURIA - "Siamo arrivati ad assumere 122 unità di personale in più nel sistema sanitario ligure, diversificato in varie qualifiche e professioni, dai medici fino ai tecnici". Lo spiega l'assessore alla Sanità della Regione Liguria Sonia Viale nel punto stampa sull'emergenza coronavirus. Viale ha ringraziato i donatori di sangue "perché i nostri appelli alla donazione durante l'emergenza coronavirus sono andati a buon fine, siamo tornati al livello consueto di raccolta sangue, ma questo significa che dobbiamo continuare così. Non ci dobbiamo fermare".

OLTRE 2100 MORTI IN ITALIA - Al momento 23.073 persone risultano positive al Coronavirus che causa il Covid-19. A oggi, in Italia sono stati 27.980 i casi totali. Lo ha reso noto il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli. Nel dettaglio i casi attualmente positivi sono 10.861 in Lombardia, 3.088 in Emilia-Romagna, 2.274 in Veneto, 1.185 nelle Marche, 1.405 in Piemonte, 841 in Toscana, 575 in Liguria, 472 nel Lazio, 363 in Campania, 346 in Friuli Venezia Giulia, 367 nella Provincia autonoma di Trento, 235 nella Provincia autonoma di Bolzano, 212 in Puglia, 203 in Sicilia, 159 in Umbria, 165 in Abruzzo, 87 in Calabria, 105 in Sardegna, 103 in Valle d'Aosta, 15 in Molise e 12 in Basilicata. I dati della Provincia Autonoma di Trento e della Regione Puglia sono aggiornati alle 18 di ieri. Sono 2.749 le persone guarite. I deceduti sono 2.158, ma questo numero potrà essere confermato solo dopo che l'Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso.


MASCHERINE SCOMPARSE AD ARMA DI TAGGIA - E' mistero ad Arma di Taggia per la sparizione di un carico di 1.200 mascherine chirurgiche ordinate giovedì scorso dalla locale Croce Verde e che avrebbero dovuto essere recapitate venerdì, ma per ora sono sparite tutte le tracce e i volontari del soccorso, che si occupano del trasporto di pazienti sospetti Covid-19, rischiano a breve di dover fermare l'attività, per mancanza di dispositivi di protezione. "La ditta del Savonese dalla quale ci siamo riforniti dice di averle spedite, ma il corriere afferma di non averle ancora ricevute - afferma Antonio Pizzolla, presidente della pubblica assistenza -. Non oso pensare che qualcuno le abbia rubate e mi auguro, che si tratti soltanto di un equivoco. In caso contrario, ritengo che lucrare su queste cose sia alquanto deleterio, anche nei confronti di chi ha agito e che un domani potrebbe averne bisogno". Le mascherine avrebbero coperto i soccorritori per venti o trenta giorni.