porti e logistica

Le compagnie puntavano al fatturato nelle festività
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Sembrava l’uovo di Colombo, l’unica soluzione per godersi legalmente il cenone di capodanno o il pranzo di Natale: ma il Governo, nei rivoli del dpcm che sarà in vigore da domani, si è accorto dell’anomalia e l’ha vietata. Niente crociere per navi battenti bandiera italiana tra il 21 dicembre e il 6 gennaio.

L’ennesima beffa alle compagnie di navigazione che stavano raccogliendo prenotazioni e che ora dovranno restituire anche questo magro incasso dopo aver perso nove crocieristi su dieci nel corso del 2020. Il Dpcm prevede anche il divieto d’ingresso nei porti italiani alle società di gestione, agli armatori e ai comandanti delle navi passeggeri di bandiera estera impiegati in servizi di navigazione.

Tutte le navi dovranno dunque rientrare nei loro porti interrompendo quella piccola ripresa che aveva caratterizzato il settore nella seconda parte dell’anno.