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Il tecnico dell'Inter vuole ripartire con una vittoria sui blucerchiati
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Antonio Conte, allenatore dell'Inter, scinde il personale dal professionale in vista di Inter-Sampdoria, in programma domani sera alle 21,45 a San Siro. Novità negativa dell'ultima ora, l'infortunio di Brozovic costretto a fermarsi per un problema muscolare: "Affrontiamo Ranieri che, oltre ad essere un ottimo allenatore, è anche un mio amico, che frequento spesso. Gli auguro il meglio… da dopo la nostra partita. Vincere contro la Sampdoria significherebbe andare a sei punti dalla prima con 12 partite da giocare: non è un distacco abissale. Abbiamo lavorato bene, in maniera intensa: ho percezioni positive".


"Ci vogliamo giocare - aggiunge Conte - questo finale di campionato al massimo, senza preclusione e senza limiti. I margini di errori nostri sono minori di quelli delle squadre davanti a noi. Ma abbiamo voglia, entusiasmo e passione. La squadra è cresciuta ancora, sotto tutti i punti di vista".
Conte non nasconde la smania di ripartire: "Abbiamo molta voglia di ricominciare: è normale, allenarsi e basta non è il massimo. Abbiamo bisogno di gare ufficiali. Noi abbiamo lavorato tanto per farci trovare pronti, ci aspetta un rush finale davvero impegnativo".
La Sampdoria affronterà un'Inter rinnovata anche sul piano tattico: "Abbiamo sfruttato questo periodo - spiega Conte - per lavorare dal punto di vista fisico e tattico. Abbiamo cercato di lavorare per cercare di migliorare di più, studiando anche diverse soluzioni. Prendiamo Eriksen: ora si è totalmente ambientato. Sono contento di come abbiamo lavorato, abbiamo affinato conoscenze già apprese durante i mesi precedenti. Il nostro obiettivo è sempre quello di esaltare le caratteristiche di tutti i calciatori in rosa".
I cinque cambi? "Bene così, giocheremo ogni tre-quattro giorni, il caldo sarà un fattore e perciò avremo bisogno di tutti quanti. Abbiamo lavorato anche da punto di vista, cercando di mischiare tutti i calciatori. Sono molto sereno: ognuno dei miei ragazzi sa quello che deve fare, sia se gioca dal primo minuto che se subentra a partita in corso". Infine il disappunto per l'interdizione ai tifosi: "Ovviamente i tifosi soffrono l’impossibilità di essere allo stadio e questa assenza pesa anche a noi. Ci auguriamo che questo periodo così complicato passi perché abbiamo bisogno di un ritorno alla normalità, abbiamo bisogno del nostro pubblico"