politica

Le parole in apertura del concerto al teatro Carlo Felice
2 minuti e 12 secondi di lettura
"Genova sta per vivere 72 ore che ricorderemo per sempre. E' facile per chi come me ha vissuto questi due anni, da quella tarda mattinata del crollo, vicino al sindaco Marco Bucci e alle tante persone che sono in sala, ricordare tutto quello abbiamo vissuto". Lo ha detto il presidente di Regione Liguria, Giovanni Toti, intervenendo in apertura del concerto per Genova al teatro Carlo Felice, insieme al sindaco Marco Bucci e al sovrintendente Claudio Orazi.

"Mi ricordo quella tarda mattinata, mi ricordo la prima volta che sono entrato al San Martino e ci ricordiamo tutti le lacrime in piazza De Ferrari quando Regione organizzó il primo grande raduno che ci ha visti tutti insieme per piangere le nostre vittime e per parlare del futuro. Tra l'altro era appena nato Pietro, il primo bimbo nato dopo quella tragedia da chi a quella tragedia era sopravvissuto. Ricordare le vittime, i loro familiari, i sopravvissuti e chi li piangerà per sempre non vuol dire parlare del passato ma vuol dire parlare del futuro perché non si costruisce il futuro senza due parole chiave: una è giustizia, perché abbiamo bisogno di sapere il perché sia successo e di chi sia la responsabilità. Non è un sasso che si è staccato da un monte ma è un ponte che è caduto. E un ponte non può cadere da solo. Non cerchiamo vendetta, non l'ho mai cercata, anzi talvolta sono stato accusato da qualcuno di essere troppo timido e tiepido ma io non cerco vendetta, io sono un uomo delle Istituzioni, finché ho il voto dei cittadini, però giustizia sí. Voglio sapere e vogliamo sapere come città che cosa è successo", ha detto Toti.

"E poi l'altra parola che resterà indelebile, e per cui quelle 43 vittime morte con una morte assurda forse non sono morte invano e che va scolpita nelle parole della costituzione materiale della nostra regione, è mai più. Non deve più accadere che qualcuno debba piangere una vittima perché è crollato qualcosa che l'uomo ha costruito e non ha saputo manutenere. Noi abbiamo dimostrato come citta' che siamo ancora in piedi, l'abbiamo fatto tutti insieme, lo abbiamo fatto stringendoci attorno al nostro dolore ma lo abbiamo fatto senza farci annichilire dal dolore. Condensiamo i due anni di dolore che abbiamo passato ma condensiamo anche una gigantesca voglia di futuro che si basa su questi due pilastri: la giustizia e mai più, perché il ponte di Genova che inaugureremo lunedì (3 agosto) non crollerà mai più", ha concluso il governatore ligure.